Juve, ora si vede la mano di Sarri e la rosa lunga sarà l'arma in più

Lunedì 6 Luglio 2020
LA STRATEGIA
TORINO La sosta ha dato tempo e modo alla Juventus di riorganizzare idee, gerarchie e recuperi, e mentre Lazio e Inter rallentano l'unico problema di Sarri pare essere quello di gestire una rosa profondissima. Nel momento in cui la Juve ha ritrovato ritmo ed equilibrio qualcosa dovrà cambiare, un po' per forza (squalifiche) e un po' per stanchezza (turnover). E' arrivato il momento delle scelte, con Chiellini e Alex Sandro in gruppo dalla giornata di ieri all'appello manca praticamente soltanto più Demiral, visto che per Khedira la stagione è già finita. Nei primi impegni post ripresa Sarri ha ritrovato certezze confermando i punti fermi della squadra: il 4-3-3, Pjanic in regia e un attacco poggiato sempre sulle spalle di Dybala e Ronaldo, più un terzo a scelta. Da domani in avanti, però, la Juve dovrà dimostrarsi più forte degli automatismi, a San Siro infatti non ci saranno Dybala e de Ligt, squalificati, e a partire dalla sfida successiva contro l'Atalanta inizierà a subentrare la fatica, con necessità di una rotazione più o meno intensa a seconda del momento. La sfida contro i rossoneri sarà una doppia chance decisiva per due giocatori che fino a questo momento hanno deluso le aspettative. Appena 7 presenze stagionali per Rugani che punta a sostituire de Ligt accanto a Bonucci. Chiellini infatti è ancora troppo indietro per ambire a una maglia da titolare, ma appena tornerà in forma Sarri dovrà stabilire delle gerarchie, e decidere chi tenere fuori tra il capitano, Bonucci e lo stesso de Ligt.
CON IL MILAN SI CAMBIA
Discorso simile in attacco, dove Higuain si è messo alle spalle l'infortunio al polpaccio, e dovrebbe essere il prescelto da Sarri con Ronaldo e Bernardeschi. Stagione in calo per il Pipita, che nell'ultimo periodo ha dovuto fare i conti con l'emergenza sanitaria (come tutti), ma anche con le condizioni precarie di salute della mamma Nancy, con l'infortunio muscolare e un futuro incerto in bianconero. A San Siro sa esaltarsi: ha deciso il derby d'Italia contro l'Inter nel 2018, con il gol scudetto di testa. E affrontare il suo passato rossonero sarà una motivazione in più, dopo un mancato riscatto che non ha mai digerito in pieno. E' l'unico centravanti in rosa e con lui in campo Sarri potrebbe ridisegnare l'attacco, valutando di spostare Dybala (dall'Atalanta in poi) a destra o addirittura dietro le due punte. A Milano tornerà Szczesny con Cuadrado e Danilo esterni, Bonucci e Rugani in mezzo. A centrocampo Bentancur, Pjanic e il solito ballottaggi Matuidi Rabiot, in attacco spazio a Higuain con Ronaldo e Bernardeschi. Vincere non basta, la Juve adesso deve dimostrare di essere in grado di cambiare senza perdere il ritmo e snaturarsi, un gruppo compatto che a rotazione riesce a fare a meno di tutti, compreso un certo Cristiano Ronaldo.
Alberto Mauro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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