IL DOPOGARA
MOTTA DI LIVENZA Coach Pino Lorizio sospira: «Lo sapevamo, dovevamo essere più cattivi e chiuderla prima perché poi loro sono una grande squadra. Quando vanno in battuta sparano molto forte ed è chiaro che possiamo andare in difficoltà. Non è un demerito quando non ricevi bene una battuta di Dennis o di Ferri o di un altro dei loro giocatori. Conosciamo molto bene le loro qualità. Da parte nostra tuttavia dobbiamo avere quella cattiveria agonistica che ci permette di portare a casa prima il risultato, perché poi altrimenti rischiamo. Forse abbiamo buttato qualche punto di troppo, ma credo che alla fine il risultato sia giusto per il gioco espresso. Abbiamo eseguito un bel muro-difesa e siamo riusciti a tenere in pugno il match benissimo. Ma sappiamo bene che dovremo andare a Macerata e lì ci aspetta una battaglia. Abbiamo davanti una bella settimana di lavoro. L'obiettivo: chiudere già domenica prossima, non possiamo nemmeno pensare di portare la serie alla terza gara».
Un 3-0 meritato, tuttavia sofferto vista la tensione in campo. «Non partiamo favoriti perché siamo una squadra giovanissima, dove tanti giocatori arrivano per la prima volta a un appuntamento di questo livello. Dall'altra parte c'è gente un po' più rodata. Loro si esprimono con una tranquillità maggiore, però quando noi riusciamo ad avere la partita in mano dobbiamo chiuderla il prima possibile senza dare all'avversario la possibilità di cambiare il destino del match». Nel primo allenamento post partita che dirà ai ragazzi? «Analizzeremo ogni aspetto da migliorare, come ad esempio l'incisività sul contrattacco. Abbiamo difeso tanto ma rispetto a quello che siamo riusciti a difendere abbiamo buttato tanti palloni. Quando difendiamo dobbiamo poi riuscire ad essere più concreti per mettere palla a terra dall'altra parte della rete». (gr)
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© RIPRODUZIONE RISERVATA MOTTA DI LIVENZA Coach Pino Lorizio sospira: «Lo sapevamo, dovevamo essere più cattivi e chiuderla prima perché poi loro sono una grande squadra. Quando vanno in battuta sparano molto forte ed è chiaro che possiamo andare in difficoltà. Non è un demerito quando non ricevi bene una battuta di Dennis o di Ferri o di un altro dei loro giocatori. Conosciamo molto bene le loro qualità. Da parte nostra tuttavia dobbiamo avere quella cattiveria agonistica che ci permette di portare a casa prima il risultato, perché poi altrimenti rischiamo. Forse abbiamo buttato qualche punto di troppo, ma credo che alla fine il risultato sia giusto per il gioco espresso. Abbiamo eseguito un bel muro-difesa e siamo riusciti a tenere in pugno il match benissimo. Ma sappiamo bene che dovremo andare a Macerata e lì ci aspetta una battaglia. Abbiamo davanti una bella settimana di lavoro. L'obiettivo: chiudere già domenica prossima, non possiamo nemmeno pensare di portare la serie alla terza gara».
Un 3-0 meritato, tuttavia sofferto vista la tensione in campo. «Non partiamo favoriti perché siamo una squadra giovanissima, dove tanti giocatori arrivano per la prima volta a un appuntamento di questo livello. Dall'altra parte c'è gente un po' più rodata. Loro si esprimono con una tranquillità maggiore, però quando noi riusciamo ad avere la partita in mano dobbiamo chiuderla il prima possibile senza dare all'avversario la possibilità di cambiare il destino del match». Nel primo allenamento post partita che dirà ai ragazzi? «Analizzeremo ogni aspetto da migliorare, come ad esempio l'incisività sul contrattacco. Abbiamo difeso tanto ma rispetto a quello che siamo riusciti a difendere abbiamo buttato tanti palloni. Quando difendiamo dobbiamo poi riuscire ad essere più concreti per mettere palla a terra dall'altra parte della rete». (gr)
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