«FARINAZZO NON ALL'ALTEZZA: IN ATTACCO CON COMI E LUCHEO»

Martedì 25 Giugno 2019
«FARINAZZO NON ALL'ALTEZZA: IN ATTACCO CON COMI E LUCHEO»
L'INTERVISTA
Farinazzo? Non all'altezza. Comi? Forte. Petdji? È nostro. Nel curriculum di Stefano De Agostini salta all'occhio una parola: schiettezza. E raccontando la rosa del suo primo Belluno non nasconde nulla e non le manda a dire. Ad esempio a Marco Farinazzo, l'ex a lungo inseguito e alla fine mollato virando su Alessandro Comi.
«Farinazzo non si è comportato bene - attacca secco il tecnico del Belluno - io sono una persona schietta e mi piace che lo siano anche gli altri. Gli abbiamo detto quanto sarebbe stato importante, ci ha dato la sua disponibilità e poi è sparito, senza farsi più trovare. Non siamo bambini, si è dimostrato non all'altezza del Belluno e quindi è giusto che vada altrove (al Legnago, ndr)».
Mollato lui vi siete fiondati su Alessandro Comi.
«È uno dei profili che stiamo seguendo (smorza De Agostini benché con il ragazzo sia già tutto fatto ndr) mi piace molto perché può ricoprire tutti i ruoli d'attacco, addirittura l'esterno in un 4-4-2. Ha gamba, gli piace andare senza palla, sa allungare la squadra. E nel suo cv non mancano i gol Ha tantissima esperienza in serie D e soprattutto tanta fame».
Al suo fianco Ciro Lucheo.
«Discorso opposto di Farinazzo. Poteva chiudere con Tamai e Chions, ma ci ha aspettato perché voleva noi. Io lo volevo già l'anno scorso, dove lo trovi un fuoriquota che ha segnato 30 gol in due anni di Eccellenza? E non dimenticate Salvadego. Se solo si convince delle armi che ha a disposizione con quella struttura e quella tecnica può solo mettermi in difficoltà.
Quanto è stato doloroso perdere Miniati?
«Lo è stato perché è un ottimo giocatore, ma ci ha tolto l'impiccio di dover decidere chi dei tre vecchi lasciare fuori la domenica. Tutti e tre quest'anno non avrebbero potuto giocare con Olivotto, Chiesa e Spencer in rampa di lancio. Senza dimenticare Quarzago, che definire fuoriquota è ridicolo, avendo più partite in D di tanti vecchi».
Il reparto più indietro è la difesa. Pellicanò che fa?
«Mi ripeto, il tempo stringe. Il Belluno non può essere l'ultima scelta, io voglio gente con entusiasmo. Ci stiamo muovendo su più fronti, anche per sostituire Visentin, confermando dalla juniores Gava e Pedrini».
Petdji?
«È un giocatore del Belluno».
Insomma, soddisfatto?
«Sì, molto. Ci tengo a ringraziare Ivan Da Riz, che per quanto dimissionario mi ha dato un'enorme mano. Stiamo lavorando con grande professionalità, sono contento»
Rosa ideale?
«22 giocatori».
Un eventuale jolly?
«In attacco, fosse per me giocherei con 11 attaccanti (sorride, ndr), ma o è un Rocco o faccio volentieri a meno».
Alessandro De Bon
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