Conte fa l'esame all'Inter: «Sette sfide per capire chi siamo»

Sabato 14 Settembre 2019
LA VIGILIA
MILANO Un tour de force di sette partite in 23 giorni, tra cui il debutto in Champions, il derby, la Juventus e il Barcellona, iniziano gli esami per l'Inter di Antonio Conte: «Sono sfide impegnative in cui capiremo a che punto siamo. Ma dobbiamo pensare passo dopo passo e la partita della vita sarà quella contro l'Udinese a San Siro ed è una bella gatta da pelare». Il monito del tecnico è chiaro: non si fanno calcoli, non si pensa alle settimane di fuoco che attendono l'Inter. Contro i friulani «una squadra forte, fisica che difende bene. Bravi nelle ripartenze con Lasagna, con la qualità di Pussetto e De Paul», Conte vuole il massimo impegno.
I tifosi hanno fiducia nell'allenatore, sono soddisfatti del mercato e soprattutto sono convinti che possa essere l'anno giusto per spodestare la Juventus. L'esaltazione generale, per quanto piacevole, però, deve avere le corrette motivazioni. «L'entusiasmo va dosato, è giusto che ci sia, ma non deve dipendere dai risultati. Si sta costruendo qualcosa di importante ed è questo che i tifosi devono vedere. L'immagine che l'Inter oggi dà è di avere chiare le idee. Abbiamo fatto un mercato con le idee chiare. Devo essere onesto - aggiunge - mi fa piacere che mi abbiano accolto così. Ma quando mi è stato chiesto come avrei cercato l'empatia col tifoso, ho sempre detto che sono questo, nel bene e nel male. Do tutto per il mio club, mi impersono totalmente nel club e nella sua storia e cerco di trasferire questo ai giocatori».
Tra addii importanti - come quello di Icardi liquidato con una concisa risposta ai giornalisti francesi presenti ad Appiano Gentile: «Si presenterà da solo, ma non fa parte della nostra squadra e non è giusto ne parli per rispetto suo e dei nostri giocatori» - e arrivi di livello internazionale, l'Inter è il club che «ha cambiato più di tutti».
DUBBIO IN ATTACCO
E se Lukaku si è già inserito nel gruppo, «è entrato nel pianeta Inter nel miglior modo possibile, con umiltà, disponibilità e con il sorriso ed è migliorato anche nella condizione fisica», serve probabilmente più tempo a Sanchez: «Bisogna fargli riannodare il filo che ha perso negli ultimi due anni. Ho trovato grande disponibilità da parte sua, deve entrare nella nostra idea di gioco ma si è allenato questa settimana con noi iniziando a capire alcune situazioni di gioco e l'intensità che voglio in partita». Parole che sembrano escluderne il debutto contro l'Udinese ma i dubbi in attacco, con Lautaro reduce da una trasferta intercontinentale, saranno sciolti solo all'ultimo.
L'Udinese si annuncia prudente ma non arrendevole: «Andiamo a San Siro con le nostre armi e cercheremo di sfruttare quello che ci lasceranno sfruttare. L'importante sarà non subire troppo la qualità dell'Inter. Conte è un amico oltre che uno dei più forti allenatori al mondo, sarà bello sfidarlo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci