CALCIO
Di lui sentiremo parlare di nuovo almeno sei volte. Roberto Vecchiato

Martedì 2 Giugno 2020
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Di lui sentiremo parlare di nuovo almeno sei volte. Roberto Vecchiato la prossima stagione tornerà in provincia. Il due volte mister del Belluno è il nuovo allenatore della Manzanese, ambiziosa società friulana, neopromossa nel girone C di serie D. Per settimane si è aspettata solamente l'ufficialità del suo passaggio al Sandonà, poi ecco il colpo di scena, con la visita a domicilio del presidente (e suo ex compagno) Filippo Fabbro: «Io voglio te». Vecchiato dunque il prossimo anno giocherà tre derby molto personali. Il primo sarà quello con il Belluno, con cui la storia somiglia alla trama di un libro Harmony, tra amore, trionfi, addii, ritorni, esoneri e lacrime. Il secondo sarà con l'Union Feltre di Sandro Andreolla, su cui non ha mancato di aleggiare anche la sua ombra, molto gradita a Toni Tormen. Terzo e ultimo quello con il San Giorgio Sedico, altra società che a Roberto ha pensato tra l'addio a Pontarollo e la stretta di mano con Ferro, e in cui ritroverà pure il suo ex tutto Ivan Da Riz.
SEMPLICEMENTE FELICE
«Al momento sono semplicemente felice di essere tornato in serie D dopo la stagione alla Liventina - ammette l'ex Belluno - e di farlo con una società solida, ambiziosa e con grandi strutture».
Quale sarà il derby più sentito?
«Indubbiamente quello con il Belluno, per un discorso di amicizia, nient'altro. Dal punto di vista sentimentale sarà la partita più difficile».
Contro l'Union ti sentirai un po' bellunese?
«No, il Belluno è e rimarrà per sempre qualcosa di diverso da tutto il resto, ma è giusto che io mi stacchi un po' da tutto quello che è stato, che svesta i panni del bellunese».
Tentato di chiamare qualche giocatore?
«Se qualcuno deciderà di non restare valuterò, ma da me non partirà mai una chiamata verso un giocatore del Belluno».
Come vedi le tre bellunesi?
«Sono certo che faranno tre buone squadre. Difficile dire oggi chi sarà davanti, ma se riuscirà a mantenere lo zoccolo duro il Belluno continuerà a essere una squadra collaudata. Io credo che rimarranno in tanti, e glielo auguro. Il Cobra? Anche lui, sì».
AdB
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