Vacanze e stagionali: fa paura l'infezione dall'estero

Lunedì 10 Agosto 2020
Vacanze e stagionali: fa paura l'infezione dall'estero
IL BOLLETTINO
TREVISO Altri quattro nuovi contagi. Meglio dei 17 in più registrati sabato. Ma come ogni domenica il numero di tamponi processati cala. Il Covid insomma circola ancora. È meno aggressivo, certo, ma non è una questione che riguarda soltanto l'ex caserma Serena. Complice il periodo di ferie, il timore è che la maggioranza dei nuovi casi arrivino dall'estero, oltre che dal mancato rispetto del distanziamento in spiagge e luoghi di divertimento anche in Italia. È accaduto lo scorso weekend quando un gruppo di studenti, per festeggiare la maturità, ha passato le vacanze in Croazia, precisamente sull'isola di Pag. Otto giovani residenti in vari comuni della Sinistra Piave che per una settimana hanno girato per i locali dell'isola in cui indossare la mascherina non è obbligatorio. All'ingresso viene misurata la temperatura. Poi basta. Liberi tutti. Il bilancio è che due di loro, un ragazzo e una ragazza nemmeno ventenni, hanno contratto il Covid. Costringendo all'isolamento domiciliare anche gli altri sei amici. Tutti verranno nuovamente sottoposti al test nei prossimi giorni.
I RISCHI
I trevigiani in quarantena al momento sono più di 1.100, un dato che non si toccava da inizio maggio, in piena pandemia. Quando ancora si stava discutendo se il lockdown fosse finito, se le parrucchiere potessero riaprire, se gli aperitivi fossero vietati o no per evitare assembramenti. Se la cultura della protezione personale in città ha attecchito, fuori confine non è sempre così. Ecco perché il contagio d'importazione preoccupa. E non poco. E soprattutto non solo per chi torna in Italia dai paesi a rischio. Nella lista nera ci sono le vacanze in generale. In testa c'è la Croazia, ma ora anche la Grecia e la Spagna. Non va meglio per i paesi dell'Est Europa.
LE PRECAUZIONI
L'età media dei contagiati si è abbassata. Un contagio su 8, a livello nazionale, riguarda giovani sotto i 20 anni. È la coda dell'incoscienza legata alle ferie. Ma in provincia sale l'attenzione anche per i lavoratori in arrivo dall'area balcanica. La vendemmia ne impiega migliaia. La quarantena è obbligatoria per chi arriva da Romania e Bulgaria. Così come vale per l'Albania. Ma Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia non prevedono periodi di isolamento. Il virus d'importazione potrebbe nascondersi proprio lì. E in ogni caso i controlli, a frontiere aperte, non sono così automatici
G.Pav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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