URBANISTICA
JESOLO Jesolo la città delle torri, come una moderna Miami

mercoledì 17 marzo 2021
URBANISTICA
JESOLO Jesolo la città delle torri, come una moderna Miami dell'Alto Adriatico. Una vera e propria rivoluzione urbanistica ispirata al masterplan firmato oltre vent'anni fa dall'architetto giapponese Kenzo Tange. Ma le costruzioni in altezza oltre a diventare il simbolo di un nuovo territorio, sono state anche un sogno rimasto spesso incompiuto, con decine di appartamenti invenduti o peggio ancora mai costruiti nonostante le caparre versate dagli acquirenti. E' il caso del Greenery residence di via Pordenone, a due passi da piazza Drago, e della Cross Lam Tower, di via Don Guerrino Bertolin, alle spalle di piazza Trieste. Il primo intervento prevedeva la realizzazione di una moderna palazzina di 12 appartamenti su 4 piani, il secondo dell'avveniristica torre di legno, un grattacielo di 14 piani che doveva rappresentare la nuova Jesolo.
GLI INTERVENTI
Entrambi gli interventi sono collegati alle società Urban Bio di Padova (dichiarata fallita lo scorso 19 gennaio dal tribunale di Padova) e alla Mia Re di Treviso, che lo scorso 14 gennaio ha presentato una richiesta di concordato preventivo al tribunale di Treviso. I due progetti non sono mai stati realizzati, malgrado gli acconti versati dagli acquirenti (anche 200 mila euro ad appartamento) per un totale di 15 persone truffate e un valore complessivo di 1,5 milioni di euro versati a titolo di acconti. Ed è per questo che nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Venezia hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Venezia di disponibilità finanziarie e beni fino al valore di 730.000 euro nei confronti delle due società. Due le persone indagate, entrambe collegate alle due società e denunciate a titolo di concorso per i reati di truffa e riciclaggio. In passato, tra gli interventi più discussi c'è stato quello legato alla torre Aquileia, realizzata in via Aleardi a pochi passi da piazza Mazzini. A disegnare il progetto fu l'archistar Carlos Ferrater, che ideò un grattacielo rivoluzionario, dalla forma di una enorme matita. Il mercato però non ha risposto a una proposta tanto suggestiva quanto costosa. Ed è per questo che gran parte dei 43 appartamenti dal 2018 sono finiti più volte all'asta, spesso rimanendo invenduti tanto da convincere il liquidatore a tentare la strada delle vendite dirette.
LA CRISI
La crisi immobiliare non ha risparmiato nemmeno la torre Merville, il grattacielo firmato dall'architetto portoghese Goncalo Byrne, realizzato fronte mare, anche in questo caso è stato pensato per una clientela facoltosa. Ma, almeno all'inizio, le difficoltà non sono mancate. E lo stesso è accaduto per le torri Drago, le due astronavi o le torri gemelle, come spesso vengono chiamate, realizzate in centro città. A comporle due edifici identici, diventati il simbolo della nuova Jesolo. Altre vicissitudini invece per la torre Gobbo, realizzata fronte mare nella zona di piazza Marina: a bloccare i lavori fu un contenzioso con la Soprintendenza e una volta superato gli appartamenti sono stati venduti. Il mercato ha risposto bene anche per le due torri realizzate negli ultimi due anni in via Aquileia, con appartamenti più piccoli e prezzi di vendita ritenuti più abbordabili. Uguale il risultato per le due raffinate Wave Tower, due torri di 16 e 13 piani, realizzate a poca distanza dal lotto in cui doveva sorgere la torre di legno e che hanno trovato il consenso del mercato. E va registrato che appena un mese fa la giunta ha approvato la quarta variante al comparto 11. In questo modo alle spalle di piazza Brescia potranno sorgere due nuove torri, entrambe alte oltre 10 piani, con una volumetria divisa tra residenziale, commerciale e direzionale.
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci