Tributi comunali, scadenze rinviate «Mano tesa ai cittadini e alle imprese»

Sabato 29 Febbraio 2020
Tributi comunali, scadenze rinviate «Mano tesa ai cittadini e alle imprese»
EMERGENZA ECONOMICA
MESTRE Il Comune decide il rinvio delle scadenze di marzo di Tari (tassa rifiuti), Cimp (canone pubblicità) e Cosap (canone di occupazione spazi e aree pubbliche). La prima rata della Tari andrebbe pagata il 16 marzo, ma è stata spostata al 16 maggio in concomitanza con la seconda, senza sanzioni o interessi. Le rate della Cimp e della Cosap, previste in scadenza al 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio e 31 ottobre, sono state così posticipate: la prima e la seconda rata andranno pagate congiuntamente il 30 giugno, la terza al 30 settembre mentre la quarta resta confermata al 31 ottobre.
GIUNTA STRAORDINARIA
Il provvedimento sarà approvato in Giunta straordinaria lunedì prossimo su proposta del sindaco Luigi Brugnaro che ha deciso lo slittamento delle scadenze come misura di supporto a privati e attività in questo momento di emergenza a causa del coronavirus. C'è, però, da prestare attenzione: il rinvio della Tari è automatico solo per le persone che pagano la bolletta di volta in volta. Chi ha l'addebito automatico in conto corrente (Rid) deve assolutamente recarsi in banca e chiedere di non pagare l'importo dovuto, dal momento che le richieste di pagamento sono già state emesse da Veritas, che non ha modo di bloccarle. Essendo la scadenza fissata per il 16 marzo, appunto, c'è tutto il tempo d'intervenire. «È una manovra che vale circa 25 milioni di Tari e circa 4 milioni di Cimp e Cosap, possibile grazie all'importante lavoro fatto in questi anni di efficientamento del bilancio comunale commenta il sindaco Luigi Brugnaro che lunedì alle 9.30 incontrerà i rappresentanti delle categorie economiche e sociali Una mano tesa ai cittadini e alle tante categorie che in questo momento abbiamo il dovere di sostenere e aiutare nei limiti di quello che ci è consentito. Venezia è di tutti coloro che la vivono e che stanno dimostrando, anche in questi giorni, una grande voglia di tornare alla normalità».
Il primo cittadino ricorda ancora una volta che la città è in stato d'emergenza da mesi, prima per l'acqua alta e ora per la paura generata dal coronavirus. Con tutti i contraccolpi del caso. «Questo ci ha uniti, ha risvegliato in noi quell'orgoglio di dirci veneziani pronti a difendere Venezia e il nostro territorio dalle false informazioni e dalla superficialità di alcuni commentatori sostiene con una punta di polemica Questa amministrazione non si è mai sottratta, ci ha sempre messo la faccia gestendo le emergenze stando in prima linea al fianco di tutti i cittadini e per questo abbiamo capito l'importanza di fare un gesto concreto a sostegno di coloro che quotidianamente si impegnano per amore della propria città. Questo è uno degli effetti concreti di aver rimesso i conti del Comune in ordine».
Alvise Sperandio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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