Ore d'ansia, l'altra notte, per la sorte di un trentenne di Carmignano di Brenta in provincia di Padova, sbalzato a mare da una rollata della propria piccola imbarcazione, investita dalla coda della tromba d'aria che, verso l'una, ha lambito Chioggia.
Il natante si trovava sommariamente ancorato nel bel mezzo di un basso fondale. Colta alla sprovvista, la fidanzata del giovane non è stata in grado di mantenere la posizione. Ben presto i due, terrorizzati, si sono persi di vista, nel buio. Sospinta dal vento che spirava fortissimo da nord-est, la barca è andata quasi alla deriva per circa mezzo miglio. Alla fine, è approdata al porto di Val da Rio. La ragazza, però, nel frattempo era riuscita a chiamare i soccorsi.
Il giovane è stato ritrovato dai vigili del fuoco un paio d'ore dopo. S'era messo al sicuro raggiungendo a nuoto uno scanno che nelle ore di bassa marea affiora nei pressi del ponte del Musichiere. I pompieri l'hanno trovato aggrappato ai pali di una piattaforma utilizzata dagli allevatori di mitili. Spossato ma incolume, è stato imbarcato sulla motolancia e trasportato a terra.
I Vigili del fuoco sono intervenuti anche per disincagliare un'altra barca. A bordo c'erano padre e figlio. Anche in questo caso la piccola ancora aveva perduto la presa a causa del troppo vento. L'emergenza ha impegnato anche la Guardia costiera. Si sono dati da fare pure i custodi notturni dell'azienda ittica Cam, intervenuti per assistere un'altra barca in difficoltà. Intanto, in terraferma, scoppiava il finimondo. Lungo la spiaggia volava di tutto: ombrelloni, tende, piccoli arredi. In città, le famiglie sono state destate dallo sbattere violentissimo delle finestre lasciate aperte.
Dopo la burrasca abbattutasi sul Clodiense verso l'una, i pompieri hanno provveduto a ripristinare la viabilità lungo la strada Rebòsola, ostruita da un albero caduto. Successivamente, hanno rimosso strutture pericolanti lungo le calli. Il forte vento ha, infine, reso problematico lo spegnimento dell'incendio di un capanno agricolo, in via Bembo, per il quale non si esclude il dolo.
© riproduzione riservata
Il natante si trovava sommariamente ancorato nel bel mezzo di un basso fondale. Colta alla sprovvista, la fidanzata del giovane non è stata in grado di mantenere la posizione. Ben presto i due, terrorizzati, si sono persi di vista, nel buio. Sospinta dal vento che spirava fortissimo da nord-est, la barca è andata quasi alla deriva per circa mezzo miglio. Alla fine, è approdata al porto di Val da Rio. La ragazza, però, nel frattempo era riuscita a chiamare i soccorsi.
Il giovane è stato ritrovato dai vigili del fuoco un paio d'ore dopo. S'era messo al sicuro raggiungendo a nuoto uno scanno che nelle ore di bassa marea affiora nei pressi del ponte del Musichiere. I pompieri l'hanno trovato aggrappato ai pali di una piattaforma utilizzata dagli allevatori di mitili. Spossato ma incolume, è stato imbarcato sulla motolancia e trasportato a terra.
I Vigili del fuoco sono intervenuti anche per disincagliare un'altra barca. A bordo c'erano padre e figlio. Anche in questo caso la piccola ancora aveva perduto la presa a causa del troppo vento. L'emergenza ha impegnato anche la Guardia costiera. Si sono dati da fare pure i custodi notturni dell'azienda ittica Cam, intervenuti per assistere un'altra barca in difficoltà. Intanto, in terraferma, scoppiava il finimondo. Lungo la spiaggia volava di tutto: ombrelloni, tende, piccoli arredi. In città, le famiglie sono state destate dallo sbattere violentissimo delle finestre lasciate aperte.
Dopo la burrasca abbattutasi sul Clodiense verso l'una, i pompieri hanno provveduto a ripristinare la viabilità lungo la strada Rebòsola, ostruita da un albero caduto. Successivamente, hanno rimosso strutture pericolanti lungo le calli. Il forte vento ha, infine, reso problematico lo spegnimento dell'incendio di un capanno agricolo, in via Bembo, per il quale non si esclude il dolo.
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