Romano Prodi

I contenuti della campagna elettorale americana sono finiti

Domenica 18 Ottobre 2020
Romano Prodi

I contenuti della campagna elettorale americana sono finiti in secondo piano, travolti dal fragore delle urla e degli insulti dei due candidati. A poco più di quindici giorni dal voto, mi sembra perciò necessario riflettere, anche se brevemente, sulle diversità degli obiettivi e dei programmi di Trump e Biden. Chiunque vinca sarà infatti, almeno per l'intero suo mandato, l'uomo più potente del mondo. Per partire dal tema più di tutti importante, cioè il confronto fra Cina e Stati Uniti, le cose sostanzialmente non cambieranno. La tensione, o meglio l'avversità, nei confronti della Cina è infatti condivisa da Repubblicani e Democratici: oltre il 70% degli americani pensa che la Cina sia l'unico reale concorrente per il comando del mondo e che, come tale, debba essere trattata.
Non vi sarà quindi molto di nuovo riguardo ai dazi e alle guerre commerciali, anche perché già Trump si è comportato in modo estremamente duro, ma altrettanto flessibile, per non urtare gli interessi delle multinazionali americane operanti in quel paese. Altrettanta continuità, ma accompagnata da implacabile durezza, sarà esercitata nel campo dell'alta tecnologia, a partire dalla sfida senza quartiere con Huawei e con tutto ciò che, direttamente o indirettamente, può avere a che fare con la superiorità scientifica o militare. (...)
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