Padrin ottimista: «Potremo lavorare con più calma»

Martedì 26 Maggio 2020
Padrin ottimista: «Potremo lavorare con più calma»
IL PRESIDENTE
BELLUNO Ieri mattina il presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin, come prima cosa, ha preso in mano il suo smartphone ed ha composto il numero di telefono di Giovanni Malagò. Obiettivo: provare a capire la nuova lista delle priorità. Provare a immaginare, con il diretto interessato, quale scenario si sarebbe aperto dopo le parole pronunciate in diretta nazionale. La giornata di ieri è rimasta a lungo sospesa in attesa di un cenno dalla Fisi per capire se, e quando, le parole di Malagò da «volontà» avessero assunto il crisma di certezza.
L'OBIETTIVO
Un colloquio telefonico da cui Padrin è comunque uscito confortato. «Il rinvio di un anno delle Olimpiadi - spiega Padrin - non vuol dire che possiamo fermarci e che abbiamo più tempo ma che dobbiamo lavorare in modo ancora più intenso. Il rinvio dei Mondiali non è necessariamente un male» spiega il presidente della Provincia di Belluno che prova ad analizzare i pro e i contro dell'annunciato slittamento al 2022 dell'appuntamento iridato di Cortina.
GLI ASPETTI SPORTIVI
«Diciamo subito - prosegue l'inquilino di Palazzo Piloni - che il fatto di calendarizzare i Mondiali di Sci nel 2022, poche settimane dopo le Olimpiadi di Pechino, non sarà sicuramente un vantaggio per il nostro evento. Ma lo spostamento in avanti di un anno ci offre aspetti molto positivi. Su tutti, il fatto di non correre nessun rischio per quanto riguarda pubblico e ospitalità: tenere le gare nel 2021 poteva rappresentare un problema sotto questo punto di vista; e avremmo potuto avere un evento in tono minore, il che sarebbe stato un danno economico e per la visibilità di Cortina e del nostro territorio. Nel 2022 contiamo di aver archiviato definitivamente la pandemia Covid-19. Poi, avere un anno in più significa poter spingere al massimo sul completamento delle opere infrastrutturali. Per quanto riguarda le opere di Cortina, non avremmo avuto problemi, visto che eravamo in dirittura d'arrivo. Così, però, possiamo chiedere ad Anas di accelerare ulteriormente i tempi e completare il più possibile delle opere viabilistiche del Piano Mondiali».
SCALINO VERSO L'OBIETTIVO
È anche - e Padrin lo sa bene - una questione di prospettive. Il rinvio di un anno costringe a nuovi investimenti in termine di pubblicità e di marketing ma è uno scalino che, una volta superato, accorcia le distanze dall'obiettivo. «Nel frattempo - continua il presidente Padrin - ho parlato con il presidente del Coni Malagò. Crediamo che lo slittamento in avanti al 2022 dei Mondiali e la vicinanza con le Olimpiadi 2026 ci consentiranno di fare un lavoro funzionale al grande appuntamento di Milano-Cortina, mettendo a punto tutto quello che serve per le gare sportive, ma anche per l'accoglienza degli atleti e del pubblico, e per le infrastrutture di collegamento verso le nostre Dolomiti». Insomma nel momento in cui è troppo presto per dire se il bicchiere sia mezzo vuoto, Padrin prova a vederlo mezzo pieno. «Cortina - conclude - e la provincia di Belluno supereranno anche questo scoglio. Andiamo avanti con lo stesso entusiasmo provato a Losanna un anno fa».
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