Nicola Munaro
Koubyb Bkhairia ha 18 anni, è tunisino e sul finire di novembre,

Mercoledì 4 Dicembre 2019
Nicola Munaro
Koubyb Bkhairia ha 18 anni, è tunisino e sul finire di novembre, nel giro di cinque giorni, viene arrestato e condannato per due volte. Nella prima sentenza il giudice gli impone il divieto di dimora a Venezia, che lui viola. Pochi giorni dopo ancora un arresto, ancora una sentenza unita all'immediata espulsione attraverso un Cie, i centri di identificazione ed espulsione ora Cpr, centro per il rimpatrio.
Ma Koubyb Bkhairia non è salito su nessun aereo diretto in Tunisia, beneficiario di un corto circuito della burocrazia della macchina giudiziaria. Avrebbe, allora, dovuto lasciare l'Italia da solo entro sette giorni dalla sentenza, ma di lui non si è più saputo nulla. Nonostante il suo fosse un volto noto.
Nonostante in questura a Venezia, dopo essere stato arrestato dalla Polfer per aver preso a calci un sedicenne mestrino con l'obiettivo di rubargli 20 euro, avesse urlato ai poliziotti: «Vi rubo le pistole e vi sparo come ha fatto il colombiano a Trieste». Con il riferimento, esplicito, alla tragedia che a inizio ottobre ha sconvolto la questura giuliana, quando il dominicano Alejandro Augusto Stephan Meran uccise gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demengo parando una ventina di colpi con le pistole di ordinanza tolte ai poliziotti durante l'arresto. A sollevare il caso è stato il comandante della Polizia locale di Venezia, Marco Agostini, con un post dal titolo «Una triste storia italiana» (...)
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