Martellago, restano le giornate corte A Mira risolto il problema delle mense

Venerdì 9 Ottobre 2020
Martellago, restano le giornate corte A Mira risolto il problema delle mense
IL PUNTO
Ancora non si parte. Con due circolari fotocopia, le presidi degli istituti comprensivi di Martellago e Maerne-Olmo hanno comunicato che l'orario provvisorio antimeridiano (prorogato dunque di un'ulteriore settimana) resterà in vigore fino a venerdì 16 ottobre: il tempo pieno, e con esso il servizio di refezione, che si contava di attivare per il 6 ottobre, scatteranno presumibilmente il 19. Un problema, oltre che per la didattica, per tante famiglie con entrambi i genitori che lavorano e non hanno i nonni cui affidare i figli e anche occupazionale: le addette alla mensa non lavorano da febbraio e da maggio sono a casa anche senza cassa integrazione. Martedì in consiglio comunale Alessio Boscolo, Unione Civica, proporrà una mozione per impegnare la Giunta a premere sull'Ufficio Scolastico regionale per ultimare le nomine dei docenti. Alla base del rinvio, infatti, ci sono gli organici, tuttora incompleti, degli insegnanti, ma non solo. «Non siamo ancora in grado di garantire la sicurezza agli alunni - spiega Katia Tedeschi, dirigente del comprensivo del capoluogo, colpito da un focolaio da Covid, ora arginato: la preside conferma che, salvo diverse comunicazioni, lunedì la quarta elementare in quarantena tornerà in classe, mentre per la prima bisognerà attendere altri 7 giorni. «Il ritardo in realtà è legato al sistema delle graduatorie provinciali, che è nuovo e va rodato - precisa Tedeschi - ma gli insegnanti stanno arrivando. E' però importante che la comunità comprenda che in quest'anno particolare i servizi vanno reintrodotti gradualmente: bisogna essere prudenti con i minori. La mensa partirà quando sarà tutto perfetto».
La situazione a Mira. Nelle mense scolastiche non ci saranno pranzi consumati in aula o in vaschetta, e l'aumento dei costi del servizio, legato alle nuove misure Covid sarà a carico dell'amministrazione comunale. E' molto probabile che anche la prossima settimana gli istituti comprensivi di Mira 1 Luigi Nono e Mira 2 Adele Zara manterranno l'orario ridotto, solo al mattino, per carenza di docenti, ma sul fronte del servizio mensa l'ipotesi di aumenti del buono pasto è stata fugata. L'amministrazione comunale di Mira infatti ha scelto di accollarsi i maggiori costi per il servizio mensa nelle scuole, investendo, da qui a fine 2020, circa 90mila euro per sostenere la refezione scolastica. «Una scelta importante a vantaggio delle famiglie e condivisa da tutta la giunta e dall'amministrazione - spiega il sindaco Marco Dori - perché capiamo quanto sia difficile il momento per tante persone. Una famiglia con due figli arriva a risparmiare potenzialmente 40 euro al mese. Per il Comune si tratta di un grosso sforzo. Con Serimi abbiamo lavorato per contenere il più possibile i costi straordinari, senza toccare la qualità del pasto. Per questo trimestre l'amministrazione riesce ad assorbire l'aumento con risorse proprie e siamo in fase di costruzione bilancio per il 2021». Il sindaco ha confermato che a Mira, quando inizierà il normale orario scolastico, il pomeriggio alle scuole dell'infanzia e il tempo pieno alla primaria, il servizio mensa sarà organizzato per turni, evitando il consumo del pranzo in classe ma, recuperando spazi e aule dove necessario. A Marano, dove non c'erano spazi disponibili, è stata allestita una mensa esterna con 15 mila euro del Comune. «E' stato fatto un enorme lavoro, in collaborazione tra ente locale e mondo della scuola ha sottolineato l'assessore alle Politiche Educative Elena Tessari - I bambini continueranno a mangiare in mensa, quest'anno con i dovuti distanziamenti ed il cibo sarà servito tramite scodellamento dal personale di Serimi».
Nicola De Rossi
Luisa Giantin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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