Mario Ajello
Si è rotto un feeling. Quello tra Silvio Berlusconi e il film

Giovedì 19 Ottobre 2017
Mario Ajello
Si è rotto un feeling. Quello tra Silvio Berlusconi e il film di Paolo Sorrentino, intitolato «Loro», che lo riguarda. Il Cavaliere aveva sempre mostrato curiosità e disponibilità mentale e perfino pratica nei confronti di questa pellicola in lavorazione. «Se a Sorrentino dovessero servire le mie residenze per le riprese - così ha detto una volta - non avrei problemi a metterle a disposizione». E ancora: «Sono stati girati altri film su di me, modeste opere di propaganda. Spero che Sorrentino realizzi un'opera libera, creativa e di successo, ma rispettosa della realtà e delle vite dei protagonisti».
Quanto era ben disposto il Cav.! Ma ieri, nella conferenza stampa con Maroni, ha cambiato clamorosamente registro: «Il film di Sorrentino? Mi sono giunte strane voci, e spero che non sia un'aggressione politica nei miei confronti». Da dove gli arrivano queste voci? Probabilmente non si tratta affatto di voci, ma di visione diretta della sceneggiatura - così si sente dire nell'entourage berlusconiano - da parte del leader e da questa lettura del testo il Cav. si sarebbe fatto l'idea che ci risiamo: un ennesimo film contro di lui. Eppure, Sorrentino - a giudicare anche dal «Divo», il film su Andreotti, con Servillo come protagonista e lo sarà di nuovo nelle vesti di Berlusconi - è improbabile che farà un'opera militante, stile «Il Caimano» di Nanni Moretti, o una demonizzazione di un personaggio che lui stesso rispetta in quanto parte della storia d'Italia.
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