Manca il vigile, multe cancellate

Mercoledì 4 Ottobre 2017
Manca il vigile, multe cancellate
IL CASO
ROVIGO Come se le casse di Palazzo Nodari non avessero già abbastanza problemi, ecco una sentenza che rischia di dare un'ulteriore mazzata. Il giudice del Tribunale Pierangela Congiu, infatti, ha confermato l'annullamento delle 34 multe, per un totale di poco meno di 6mila euro, che un automobilista dal piede pesante ha collezionato in cinque settimane nel corso dell'estate del 2015 sulla Tangenziale Est venendo fotografato a ripetizione dall'autovelox. Si tratta del secondo grado di giudizio, che conferma la sentenza di primo grado emessa a novembre dal giudice di pace Marco Suttini.
LA CONTESTAZIONE
Il punto sollevato dall'avvocato Marco Franceschetti di Vigonza, che assisteva l'automobilista indisciplinato, riguardava una presunta illegittimità nella formazione dei verbali da parte degli addetti di As2, soggetti privati e non pubblici ufficiali come previsto dal Codice. Nella prima sentenza, ripercorrendo le contestazioni mosse da chi aveva impugnato i verbali, si spiega che «appare altamente probabile che i 34 verbali siano stati formati da personale dipendente di quest'ultima (As2, ndr), senza che l'agente accertatore sia mai intervenuto nel processo di formazione. E' legittimo il sospetto che il procedimento amministrativo di irrogazione delle sanzioni sia legittimo». Il giudice di pace ha accolto l'obiezione e, proprio per i dubbi sul processo di formazione dei verbali, li ha annullati. Il Comune, tramite l'avvocatura civica, ha impugnato la sentenza, ma anche il secondo grado di giudizio ha dato ragione all'automobilista. Nella sentenza del giudice Congiu, pubblicata lo scorso 29 settembre, le conclusioni sono infatti pressoché analoghe, venendo ritenute fondate le eccezioni mosse dall'avvocato Franceschetti sull'iter di formazione dei verbali da parte di As2 e sul ruolo dei pubblici ufficiali.
SUPREMA CORTE
A questo punto al Comune non resta che giocare la carta del ricorso in Cassazione. La giurisprudenza, infatti, in materia non è univoca. Nel gennaio 2016 proprio la Cassazione ha confermato la validità della sentenza di appello del giudice Alessandra Paulatti che aveva ribaltato la decisione di primo grado del giudice di pace con la quale era stato annullato il ricorso contro una multa, «perché la relata non avrebbe specificato che era stata eseguita non dal pubblico ufficiale, ma da società terza che curava la consegna all'ufficio postale di Napoli di plico contenente il verbale in precedenza trasmesso via telematica dalla polizia locale di Rovigo. Il Tribunale ha statuito che la circostanza che il funzionario abbia omesso di stendere la relazione di notifica costituisce mera irregolarità».
IL LEGALE
L'avvocato Franceschetti sottolinea un aspetto particolare: «Il paradosso è che quattro sentenze, due relative alle contestazioni dell'eccesso di velocità e due relative alle sanzioni accessorie, sono divergenti». Ricorsi analoghi, in sostanza, sono stati valutati differentemente. Se, infatti, sul fronte della multa per l'eccesso di velocità due sentenze hanno accolto le sue eccezioni, annullando i 34 verbali per un totale di circa 5.200 euro, di segno opposto sono stati i giudizi di primo e secondo grado relativamente alle sanzioni accessorie, 22 contestazioni per quasi 7mila euro.
Francesco Campi

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