IL RITRATTO
BELLUNO Un visionario, per molti versi, con le radici ben piantate nella terra bellunese che amava alla follia, come la moglie Francesca e la figlia Chiara. L'energia era il suo segno di riconoscimento. Tanto che Tonino Zampieri sapeva spaziare tra le passioni: la fotografia, la politica, l'escursionismo. Ultima trovata in ordine di tempo l'idea di creare a Belluno un museo dello sci e dello slittino. La prima esposizione Da Zeno Colò a Kristian Ghedina, da lui allestita due anni fa a Sagrogna, era stata un successo. C'era da restare a bocca aperta davanti alle più di 500 paia di sci d'antiquariato che era riuscito a raccogliere. Insieme a scarponi d'altri tempi. Un nucleo partito, come aveva precisato lo stesso Zampieri, da anticaglie sportive raccattate tra soffitte, garage, cantine. Anche prendendo sci dai cassonetti del Nevegal, affiancati, nella mostra, allo scarpone usato da Ghedina sulla Streif e agli slittini da ghiaccio, goduria dei bambini del secolo scorso. Ma l'idea pazzesca del Tonino sognatore-divertito stava nell'affiancamento ai Giochi olimpici 2026 Milano-Cortina: tra il serio e il faceto voleva candidare, in alleanza con un gruppo dell'Alpago, gare dimostrative con feriòn de panza (a pancia in giù su slitta con i ferri sotto), sii sula brosa (sciate sulla brina ghiacciata) e curling sul lago di Santa Croce gelato. A suo tempo aveva dichiarato: «Occorre ora convincere Malagò, ma a questo può pensarci Zaia». Perchè sapeva ridere e sorridere Tonino. Trasformandosi, però, sul lavoro: apprezzato amministratore di condomini.
IL CORDOGLIO
E' proprio il presidente di Confedilizia-proprietà edilizia di Belluno, Michele Vigne, a rimanere toccato dalla scomparsa: «Ci mancherà il socio Tonino, partecipava sempre alle nostre iniziative, era un bravo tecnico, competente sulle questioni che riguardavano i condomini, soprattutto brillante nelle intuizioni». A sottolineare l'amore per la fotografia e per la terra natale è Oscar De Bona, presidente dell'Associazione Bellunesi nel mondo: «Aveva un legame particolare con noi e con il Museo interattivo delle migrazioni, Mim, tanto che, con generosità, si era messo a disposizione come curatore del servizio fotografico del catalogo Mim e della inaugurazione del museo. Il mio rapporto con Tonino era rafforzato dal fatto che era stato primo consigliere dell'Intesa Dolomitica». Colpito dal lutto il sindaco Jacopo Massaro che così lo descrive: «Discreto, innamorato del suo territorio, impegnato nel mondo del volontariato, pronto a mettersi in gioco nell'amministrazione della città in qualità di consigliere comunale». Anche Maria Grazia Passuello, già assessore alla cultura con la giunta Prade, vuole ricordare l'impegno politico di Zampieri: «L' Intesa Dolomitica è affranta dal dolore e ancora incredula per la tragedia - sono parole di Passuello Zampieri è stato con noi nella Lid per tanti anni, con tante battaglie in Consiglio Comunale per affermare l'identità bellunese. Era pieno di iniziative, vivace e generoso, capace di trovare soluzioni e portare armonia tra le parti». Dice la sua anche chi non stava sotto la stessa bandiera, Fabio Rufus Bristot: «Pur da avversario a Palazzo Rosso, Tonino si è dimostrato sempre persona efficace negli interventi, corretta, rispettosa dell'avversario. Questo il tratto più bello che voglio rimanga di lui».
IL NEVEGAL
«Un professionista molto stimato, una persona lungimirante e amante del territorio. La notizia ci ha shoccati». Anche l'Associazione proprietari del Nevegal piange Tonino Zampieri. Nel Colle, in particolare, amministrava il condominio Alpen Residence sul piazzale e il Villaggio Le Stue, tra i più importanti e più strutturati della zona. «Era stato scelto spiega il portavoce dei proprietari, Daniele Ciani perchè era un professionista di indiscutibile preparazione, serietà e bravura, metteva d'accordo tutti».
DDD
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Un visionario, per molti versi, con le radici ben piantate nella terra bellunese che amava alla follia, come la moglie Francesca e la figlia Chiara. L'energia era il suo segno di riconoscimento. Tanto che Tonino Zampieri sapeva spaziare tra le passioni: la fotografia, la politica, l'escursionismo. Ultima trovata in ordine di tempo l'idea di creare a Belluno un museo dello sci e dello slittino. La prima esposizione Da Zeno Colò a Kristian Ghedina, da lui allestita due anni fa a Sagrogna, era stata un successo. C'era da restare a bocca aperta davanti alle più di 500 paia di sci d'antiquariato che era riuscito a raccogliere. Insieme a scarponi d'altri tempi. Un nucleo partito, come aveva precisato lo stesso Zampieri, da anticaglie sportive raccattate tra soffitte, garage, cantine. Anche prendendo sci dai cassonetti del Nevegal, affiancati, nella mostra, allo scarpone usato da Ghedina sulla Streif e agli slittini da ghiaccio, goduria dei bambini del secolo scorso. Ma l'idea pazzesca del Tonino sognatore-divertito stava nell'affiancamento ai Giochi olimpici 2026 Milano-Cortina: tra il serio e il faceto voleva candidare, in alleanza con un gruppo dell'Alpago, gare dimostrative con feriòn de panza (a pancia in giù su slitta con i ferri sotto), sii sula brosa (sciate sulla brina ghiacciata) e curling sul lago di Santa Croce gelato. A suo tempo aveva dichiarato: «Occorre ora convincere Malagò, ma a questo può pensarci Zaia». Perchè sapeva ridere e sorridere Tonino. Trasformandosi, però, sul lavoro: apprezzato amministratore di condomini.
IL CORDOGLIO
E' proprio il presidente di Confedilizia-proprietà edilizia di Belluno, Michele Vigne, a rimanere toccato dalla scomparsa: «Ci mancherà il socio Tonino, partecipava sempre alle nostre iniziative, era un bravo tecnico, competente sulle questioni che riguardavano i condomini, soprattutto brillante nelle intuizioni». A sottolineare l'amore per la fotografia e per la terra natale è Oscar De Bona, presidente dell'Associazione Bellunesi nel mondo: «Aveva un legame particolare con noi e con il Museo interattivo delle migrazioni, Mim, tanto che, con generosità, si era messo a disposizione come curatore del servizio fotografico del catalogo Mim e della inaugurazione del museo. Il mio rapporto con Tonino era rafforzato dal fatto che era stato primo consigliere dell'Intesa Dolomitica». Colpito dal lutto il sindaco Jacopo Massaro che così lo descrive: «Discreto, innamorato del suo territorio, impegnato nel mondo del volontariato, pronto a mettersi in gioco nell'amministrazione della città in qualità di consigliere comunale». Anche Maria Grazia Passuello, già assessore alla cultura con la giunta Prade, vuole ricordare l'impegno politico di Zampieri: «L' Intesa Dolomitica è affranta dal dolore e ancora incredula per la tragedia - sono parole di Passuello Zampieri è stato con noi nella Lid per tanti anni, con tante battaglie in Consiglio Comunale per affermare l'identità bellunese. Era pieno di iniziative, vivace e generoso, capace di trovare soluzioni e portare armonia tra le parti». Dice la sua anche chi non stava sotto la stessa bandiera, Fabio Rufus Bristot: «Pur da avversario a Palazzo Rosso, Tonino si è dimostrato sempre persona efficace negli interventi, corretta, rispettosa dell'avversario. Questo il tratto più bello che voglio rimanga di lui».
IL NEVEGAL
«Un professionista molto stimato, una persona lungimirante e amante del territorio. La notizia ci ha shoccati». Anche l'Associazione proprietari del Nevegal piange Tonino Zampieri. Nel Colle, in particolare, amministrava il condominio Alpen Residence sul piazzale e il Villaggio Le Stue, tra i più importanti e più strutturati della zona. «Era stato scelto spiega il portavoce dei proprietari, Daniele Ciani perchè era un professionista di indiscutibile preparazione, serietà e bravura, metteva d'accordo tutti».
DDD
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