LA STORIA
VITTORIO VENETO Alle 8 in punto era già operativo il primario

Mercoledì 11 Novembre 2020
LA STORIA
VITTORIO VENETO Alle 8 in punto era già operativo il primario emerito Giuseppe Rizzotto, oggi pensionato ma tornato in prima linea per la battaglia contro il Covid-19. Nelle sue mani il nuovo centro tamponi allestito all'ospedale di Vittorio Veneto, ricavato negli ambulatori del reparto di ortopedia. «Ho dato la mia disponibilità a dare il mio contributo ed eccomi qua, visto il momento difficile non potevo rimanere con le mani in mano» ha spiegato il dottor Rizzotto che prima di tutti, ieri mattina, ha voluto sottoporre al test sé stesso e le infermiere dello staff.
L'AMBULATORIO
L'ambulatorio si trova in una sala d'attesa dell'ortopedia, facilmente raggiungibile dal pronto soccorso. Poco dopo le otto erano già arrivate alcune mamme con i propri figli al seguito. Sono state loro le prime al professore, primario emerito dell'Unità Operativa di Otorinolaringoiatria. «Siamo pronti a partire - spiegava ieri mattina - con due infermiere che mi assisteranno direttamente nelle operazioni di raccolta dei campioni e la successiva analisi: siamo in grado di indicare l'esito del test nel giro di poche ore». Il primo paziente è stato proprio lui. Con cura il professore si è testato da solo ed è risultato negativo: «Dobbiamo essere sicuri di non essere contagiosi e contagiati, se no non avrebbe senso essere qui - ha detto Rizzotto, impegnato anche a dare preziosi consigli al personale -. Bisogna evitare che la testa del paziente vada all'indietro, altrimenti l'azione con il cotone risulta fastidiosa. Il bastoncino invece va mantenuto parallelo al pavimento, così la sensazione di disagio diminuisce sensibilmente». Dopo il tampone alle due infermiere, a loro volta negativo, l'equipe del professor Rizzotto ha portato a termine 55 tamponi, uno ogni 5 minuti circa. «Non male - ha detto il primario emerito che, pur essendo in pensione dallo scorso anno, non ha mai smesso di frequentare il suo reparto - Si può anche migliorare con i tempi, ma direi che 5 minuti sono già un buon risultato per il primo giorno».. Rizzotto non nasconde una certa soddisfazione: «Sono contento e vorrei ringraziare il direttore Benazzi per il supporto che mi ha dimostrato assieme al direttore dell'ospedale Michelangelo Salemi. Purtroppo, quando si tratta di svolgere pratiche burocratiche, alzo le mani, ma come in questo caso, mi è stata preparata una struttura ben coordinata e cercherò di fare del mio meglio. Sono a disposizione e felice di svolgere questo compito in questo momento così particolare».
SUI MEZZI
Da oggi arriva una novità importante per l'Usl2: i tamponi potranno essere eseguiti direttamente a bordo delle ambulanze, in modo da accelerare le diagnosi in caso di positività al Covid-19. Intanto dalla sinergia tra ParkinGo, network europeo di parcheggi aeroportuali, e The Prevention Suite azienda che si occupa di test checkup e profilazione sanitaria, parte il progetto che porterà anche a Treviso, nel parcheggio dell'aeroporto, la possibilità di fare il test rapido tramite sistema drive-in. «Per fare il tampone antigenico, che costa 55 euro, bisogna prenotare via web e il risultato -, spiega la società -, sarà poi inviato in 15 minuti via mail». Il servizio ha preso il via sabato a Malpensa. Domani toccherà a Bergamo e Linate e da domenica a Venezia, Torino, Verona, Treviso, Firenze, Pisa, Bologna, Ciampino, Olbia, Cagliari.
Pio Dal Cin
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