LA POLEMICA
Mentre monta la polemica a livello nazionale per i ritardi nella

Venerdì 9 Aprile 2021
LA POLEMICA
Mentre monta la polemica a livello nazionale per i ritardi nella campagna vaccinale, è emerso in questi giorni che tra i soggetti che nelle scorse settimane hanno potuto beneficiare della vaccinazione vi sono anche una decina di dipendenti tra campeggio comunale di Caorle e mercato ittico comunale. «Vaccinazione eseguita in accordo con le indicazioni ricevute dall'Ulss 4»: questa la spiegazione fornita dal presidente dell'azienda speciale Don Moschetta, Giovanni Carrer, e dal direttore della stessa azienda, Paolo Giacopello. L'azienda speciale Don Moschetta è stata istituita dal Comune di Caorle per gestire alcuni servizi comunali tra cui l'omonima casa di riposo, il campeggio comunale Santa Margherita ed il mercato ittico. Prima dello stop alla somministrazione dei vaccini ai dipendenti delle amministrazioni comunali e degli enti pubblici, a Caorle sono stati vaccinati, quindi, oltre al personale impiegato in municipio, anche alcuni dipendenti del campeggio comunale. La somministrazione è avvenuta in un'unica giornata circa due settimane fa. Abbiamo ricevuto una comunicazione da parte dell'Azienda Sanitaria in merito alla disponibilità di vaccini spiega il direttore Giacopello il personale dell'azienda speciale che già non aveva beneficiato del vaccino (ovvero gli operatori inseriti nell'organigramma della casa di riposo, tra i primi ad essere vaccinati per evitare correttamente la possibile proliferazione di contagi all'interno della struttura di ricovero per anziani) è stato invitato a manifestare la disponibilità a sottoporsi alla vaccinazione. Alcuni dipendenti dell'azienda speciale hanno manifestato l'assenso ed, in accordo con le indicazioni ricevute dall'Ulss 4, sono stati vaccinati. Tutto è stato fatto nel rispetto della prassi vigente. La stessa Ulss 4 ha spiegato nella serata di ieri che i dipendenti dell'azienda speciale Don Moschetta già vaccinati (ad eccezione di quelli in servizio per la casa di riposo, vaccinati con priorità come nel resto d'Italia) dovrebbero essere tra quelli per i quali, nella prima fase della campagna vaccinale, la somministrazione del siero era stata resa disponibile in quanto dipendenti comunali o, comunque, per categorie di lavoratori pubblici a questi parificati nell'ambito di servizi essenziali e servizi alla persona.
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