LA MACCHINA
VENEZIA Tutti allestiti i 4.739 seggi del Veneto. Dopo un aggiornamento

Domenica 22 Ottobre 2017
LA MACCHINA
VENEZIA Tutti allestiti i 4.739 seggi del Veneto. Dopo un aggiornamento minuto per minuto attraverso il portale allestito dalla Regione, la conferma è apparsa nel tardo pomeriggio di ieri sul monitor del dirigente Maurizio Gasparin, a cui fa capo la macchina organizzativa del referendum. Dunque oggi urne regolarmente aperte dalle 7 alle 23, quando inizierà lo spoglio.
LE OPERAZIONI
Scrutatori, segretari e presidenti di sezione, nel complesso un esercito di circa 23mila persone, si sono dati appuntamento alle 14. Ad attenderli le operazioni di sempre, ma con materiali nuovi, quelli appositamente ordinati, stampati e acquistati per la consultazione di questo 22 ottobre. A cominciare dalla scheda, azzurra per gli elettori veneti, a cui va aggiunta quella rosa per il voto bellunese sull'autonomia provinciale. Subito sono stati così utilizzati i kit, comprati con un esborso di 13.151,60, come precisato nella delibera pubblicata sull'ultimo Bur che dà conto del contenuto, offerto dalla ditta Zinato di Stra: «5.500 timbri rotondi recanti il logo regionale a numero progressivo, 5.500 cuscinetti per timbri neutri e 5.500 boccette di inchiostro indelebile». Agli uffici regionali sono stati comunicati alcuni errori di timbratura, a cui gli stessi addetti hanno posto rimedio attingendo alle scorte, che complessivamente ammontano a 398.000 schede, altre 398.000 ricevute, 11.833 manifesti, 1022 verbali, 477 urne, 477 pacchi di cancelleria, 761 kit e 3.700 matite copiative. Queste ultime in tutto sono 31.000, fabbricate in Germania ma distribuite dall'azienda Pelizzon di Mirano, la cui fornitura da 18.531,80 Iva inclusa era «l'unica offerta con la personalizzazione» richiesta dal committente e cioè la dicitura Regione del Veneto, che difatti compare in bianco sul bastoncino di legno blu. Il rosso pompeiano spicca invece sull'attestazione di voto, su cui è riprodotta appunto la bandiera veneta, che sarà timbrata al posto della tessera. Le ricevute sono confezionate in pacchetti doppi: la madre resta al seggio, mentre la figlia viene consegnata all'elettore. Le urne sono esteticamente più anonime: scatole bianche di cartone, come in passato.
L'ORDINE PUBBLICO
La giornata di insediamento delle sezioni ha visto prendere servizio anche gli agenti e i militari incaricati di garantire l'ordine pubblico e protagonisti loro malgrado delle polemiche dei giorni scorsi sul costo del servizio. Nel nostro giro in alcuni plessi scolastici adibiti a sedi di votazione, abbiamo incontrato carabinieri, poliziotti e finanzieri sol sorriso sulle labbra, nonostante tutto. Ecco alcune testimonianze. Sui letti: «Abituati come siamo a mettere in conto tutte le emergenze, per sicurezza ci eravamo portati il sacco a pelo, ma poi il Comune ci ha rassicurato sulla disponibilità di lenzuola e coperte da stendere sulle brandine». Sui pasti: «Alcuni di noi possono contare sulla convenzione con un ristorante della zona, altri mangeranno in mensa perché sono vicini alla caserma». Sull'auto: «Per ottenere la vettura di servizio abbiamo dovuto faticare, l'amministrazione pretendeva che facessimo chilometri e chilometri con le nostre macchine private...». Sul voto: «Abbiamo saputo che è sufficiente un'autocertificazione per partecipare al referendum in una delle sezioni in cui siamo destinati per servizio«. Ci ha detto in particolare un militare pugliese: «Sono un sostenitore del Sì, perché abito in Veneto da più di vent'anni e ho capito che l'efficienza merita più autonomia. È vero che a me lo stipendio continuerà ad arrivare dallo Stato, ma se la Regione potesse togliermi il bollo auto, non potrei che esserne contento». Ha aggiunto un suo commilitone siciliano: «Arrivo da una Regione che ha lo statuto speciale, per cui auguro lo stesso al Veneto, sperando però che l'autonomia venga gestita meglio di come purtroppo è stato fatto nella mia terra».
IL VADEMECUM
Il referendum sarà ritenuto valido se verrà registrata un'affluenza pari ad almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto, che sono in tutto 4.068.558. «Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?»: questo il quesito che sarà proposto ai votanti e che sarà approvato se il Sì otterrà la maggioranza dei voti validamente espressi. In aggiunta ai bellunesi verrà indicato anche questo interrogativo: «Vuoi che la specificità della Provincia di Belluno venga ulteriormente rafforzata con il riconoscimento di funzioni aggiuntive e delle connesse risorse finanziarie e che ciò venga recepito anche nell'ambito delle intese Stato/Regione per una maggiore autonomia del Veneto ai sensi dell'art. 116 della Costituzione?». Per partecipare occorre esibire un documento d'identità, ma non la tessera elettorale, che serve solo per ricordare il numero della sezione (e che per questo, in caso di smarrimento, può essere ritirata in duplicato nel municipio, aperto dalle 7 alle 23.
Angela Pederiva
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