L'INTERVISTA
È in prima linea e da Palazzo dei Rettori coordina giorno dopo

Domenica 5 Aprile 2020
L'INTERVISTA È in prima linea e da Palazzo dei Rettori coordina giorno dopo
L'INTERVISTA
È in prima linea e da Palazzo dei Rettori coordina giorno dopo giorno l'intensa attività delle forze dell'ordine dislocate sul territorio per i controlli lungo le principali strade per fermare il più possibile chi, in barba alle ordinanze ministeriali scorrazza con l'auto o i titolari di un'attività commerciale o produttiva non si adeguano alle normative messe in atto per cercare di fermare il dilagare dell'emergenza coronavirus. Il prefetto Adriana Cogode quotidianamente ha un filo diretto con i sindaci e con la direzione generale dell'Usl Dolomiti raccogliendo criticità e necessità.
Un ruolo importante e gravoso il suo signor prefetto soprattutto in questi duri momenti?
«L'importante, è poter dire ogni giorno sto bene, quando c'è la salute c'è tutto e, detto in un momento come questo, non è solo certo solo un modo di dire. Poi, siamo al lavoro e cerchiamo di farlo nel miglior modo possibile grazie al grande impegno dei miei collaboratori, delle forze dell'ordine, dei sindaci e di chi lavora per la sanità. Non dimentico certo chi opera nelle case di riposo luoghi presi di mira dal covid - 19, gli imprenditori, i lavoratori e i cittadini tutti che stanno facendo sforzi che prima erano inimmaginabili».
Come è, in sostanza la situazione in provincia di Belluno?
«Quello che è importante è che tutti si attengano alla normative emesse che sono ponderate tenendo conto delle evidenze scientifiche e dei dati raccolti sul territorio. E questo sia per quanto riguarda la parte prettamente medica che di pubblica sicurezza». Per il momento quello che succede nel nostro territorio non si discosta di molto da ciò che accade nel resto della Penisola. In provincia di Belluno abbiamo la fortuna che anche gli stessi sindaci, che sono le nostre vedette sul territorio, conoscono alla perfezione le problematiche sia le macro criticità ma anche le questioni più spicciole. Questo permette a noi come Prefettura ma anche ai servizi sociosanitari di conoscere con puntualità le emergenze quelle mediche ma anche legate alle singole persone».
I Comuni in questi giorni stanno predisponendo gli elenchi di chi ha diritto all'assegno del Salva Italia, da quanto risulta a Palazzo dei Rettori ci sono criticità particolari?
«Se ci sono sicuramente sono sotto la lente dei primi cittadini. I Comuni piccoli sono maggiormente monitorabili anche dagli stessi sindaci che hanno il polso della situazione. Sicuramente ci saranno dei problemi ma non tali, per il momento, da essere portati al tavolo prefettizio».
E per quanto riguarda la parte sanitaria?
«Guardi non è certo il mio campo, sono deputati a questo l'Usl Dolomiti, la Regione e l'Istituto Superiore di Sanità, quotidianamente comunque io mi confronto con il direttore generale dell'Azienda sanitaria e ho i dati epidemiologici aggiornati. Quello che devo dire però è che solo attenendoci strettamente alle restrizioni adottate come ad esempio non andare in giro, se vicini ad un estraneo mettere la mascherina, recarsi ai supermercati solo per la grande spesa e non più volte per poche cose, sono regole ferree alle quali non bisogna transigere. Mai abbassare la guardia altrimenti quello che è stato fatto fino ad ora viene vanificato e rischiamo anche di peggiorare la situazione. Quello che è certo che noi in Prefettura ce la stiamo mettendo tutta».
E per quanto riguarda i controlli?
«Quotidianamente mi confronto e questo, certo in videoconferenza, con i sindaci del territorio. Ogni volta prendiamo una ventina di Comuni e all'incontro partecipano il primo cittadino di Belluno in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci Usl, quello della Provincia e il direttore generale Usl. È un momento di confronto e approfondimento dal quale emergono le criticità quotidiane. Come Prefettura siano in prima linea sui controlli soprattutto quelli legati al territorio».
Per quanto riguarda le strade?
«C'è una mappatura precisa del territorio con indicati gli incarchi delle varie forze dell'ordine. Da giorni ma, soprattutto, per la Pasqua abbiamo intensificato i controlli in particolare verso le principali località di villeggiatura. Non solo pattuglie in campo ma anche le telecamere leggi targa. L'unica cosa che si può fare però è elevare sanzioni, non certo sequestrare l'auto o rispedire il turista a casa. Negli ultimi cinque giorni però le varie pattuglie hanno controllato 3.331 auto, elevando 128 sanzioni e per il Bellunese non è poco»
E per gli esercizi commerciali e le aziende?
«Controlli serrati per i negozi e i bar. Ne sono stati passati al setaccio 5.927 ma solo 3 sono stati sanzionati e 2 chiusi. Per quanto riguarda invece le aziende abbiamo valutato 700 domande e 37 sono state respinte».
Alessandro Tibolla
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