L'INCHIESTA
VENEZIA Fabio Gasparini è morto annegato, ma le circostanze

Domenica 10 Dicembre 2017
L'INCHIESTA
VENEZIA Fabio Gasparini è morto annegato, ma le circostanze restano un mistero. Ciò che si sa è che il 18enne aveva iniziato da poco a lavorare come apprendista corriere per la Dhl e il 1 dicembre era in servizio con un suo collega ma, nel pomeriggio, i due si sono divisi. Fabio è partito con la barca da solo alla volta di Sacca Sessola, l'isola dietro la Giudecca che ospita un lussuoso albergo. Terminata la consegna, è accaduto qualcosa. Alle 15.45 la barca che ruota senza controllo e il corpo del giovane in acqua vengono avvistati da alcuni addetti di un cantiere Actv a bordo di una barca di servizio. Gasparini era sano e la sua morte non è stata provocata da un malessere, lo ha stabilito l'autopsia. Sul corpo non sono state riscontrate lesioni, quindi anche l'ipotesi di un urto sullo scafo è da scartare. Non si può scartare invece l'ipotesi di un'onda anomala che potrebbe aver sbalzato il giovane nell'acqua gelida, dato che in quel tratto di laguna si corre parecchio. Il giaccone ha tenuto a galla il 18enne ma potrebbe averne limitato i movimenti, a cui forse è seguito lo shock termico. L'indagine è coordinata dal pm Stefano Buccini che ha iscritto sul registro degli indagati il nome del datore di lavoro, Pietro Tosi. Tosi conosceva il ragazzo fin da bambino e ha testimoniato sconvolgimento per l'accaduto. (G.Pra.)
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