L'INCHIESTA
BELLUNO Un tonfo senza precedenti, almeno in trent'anni di inchieste

Martedì 17 Dicembre 2019
L'INCHIESTA
BELLUNO Un tonfo senza precedenti, almeno in trent'anni di inchieste sulla qualità della vita che hanno reso popolare il quotidiano economico il Sole 24 Ore. Belluno, quattro medaglie d'oro e 9 podi, precipita rovinosamente al 51esimo posto, perdendo ben 47 posizioni rispetto all'anno scorso. Anche la caotica Roma fa meglio di Belluno salendo al 18. posto.
Ma cosa è accaduto di così grave per aver cambiato drammaticamente sorti e aspettative dei bellunesi in soli 12 mesi?
Sono cambiati i parametri di valutazione, contro i quali si scaglia il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, affermando che «questi sono stati strutturati apposta per affondare la provincia». Massaro cita anche l'alto dato degli infarti.
Gli indicatori presi a riferimento sono passati da 42 a 90 elaborati in sei macro-categorie tra le quali debuttano clima, salute, debiti delle famiglie, baby imprese, e-commerce, crimini e tempo libero. Il colpo maggiore arriva dal clima, perché freddo e pioggia sono considerati fattori di svantaggio e affondano la provincia. Lo stesso Sole 24 Ore afferma che questa revisione sarebbe alla base di possibili «oscillazioni», ma qui, a dire il vero, si tratta di uno tsunami.
Oggi il podio è occupato da una Milano sprint e smart, e a seguire dalle solite Bolzano e Trento. Ultimi posti per Foggia, Crotone e Caltanissetta.
Spopolamento, alto tasso di mortalità, un sistema sanitario scarso di medici, bassa infrastrutturazione (soprattutto informatica), e poche imprese sono le parti molli che emergono dal report. Insomma, una provincia lapidariamente vecchia che non risponde più a nuovi crismi del meno green e più dinamicità.
25. Ricchezza e consumi: 5. posto per il basso rischio dei finanziamenti; 16. per reddito pro capite pari a 17.720 euro e 31. per deposito medio in banca, 24.753 euro; 6. per indebitamento della popolazione che è pari al 30% con una rata media di 260 euro.
44. Affari e lavoro: 103. posto, su 107, per presenza di banda larga, ovvero l'autostrada informatica che oggi connette il mondo in tempo reale; 104. per numero di imprese registrate ogni 100 abitanti; ultimo posto per tasso di iscrizione nel registro delle imprese che risulta negativo di -3,19.
42. Ambiente e servizi: in questo capitolo si scopre che i bellunesi sono all'87. posto per consumo di farmaci contro l'asma, al 90. per quelli contro l'ipertensione, al 72. per scarsità di medici e otto posti più sotto per i pediatri. Ma i dati più allarmanti arrivano dal clima, perché Belluno, in quanto a pioggia, freddo e scarso soleggiamento è fondo alla classifica: 103. per giorni di pioggia, 107. per umidità, 106. per giorni freddi. Siamo scarsi anche nella depurazione delle acque e nella qualità delle reti idriche.
97. Demografia e società: fanno peggio di noi Trieste e Rovigo, tanto per restare in zona. Il tasso di mortalità ci vede al 58. con le cause tumorali che ci vedono al 95. posto e quelle per infarto miocardico ben al 104. Bene invece l'aspettativa di vita (16.) C'è poi dramma della fuga all'estero che si evince agli iscritti all'Aire: il saldo tra iscritti e cancellati ogni mille abitanti è positivo per 7,2 relegandoci al 103. posto.
4. Giustizia e sicurezza: podio assoluto, ovvero primi, per bassa litigiosità civile, tra i peggiori per numero di truffe online (104.)
60. Cultura e tempo libero: 4. per indice di sport e natura, settore nel quale la provincia brilla. Scarsi sul fronte più strettamente culturale. La spesa pro capite per spettacoli ci vede 80esimi, 79esimi per teatro e 86esimi per cinema, mentre si sale al 58. posto per numero di eventi sportivi. 47. posto per densità turistica, e 34. per tempo medio di permanenza in strutture. Scivolone al 82. posto per numero di agriturismi.
Lauredana Marsiglia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci