Johnson&Johnson, ecco 2.200 fiale Ma non bastano per il pieno ritmo

Venerdì 23 Aprile 2021
Johnson&Johnson, ecco 2.200 fiale Ma non bastano per il pieno ritmo
IL PIANO
VENEZIA Una piccola spinta, ma nulla di più. Per viaggiare secondo i giri del motore pensati dall'Ulss 3 Serenissima per la propria macchina vaccinale servirebbero ben oltre le 2.200 dosi di Johnson&Johnson che ieri mattina sono sbarcate all'Angelo, hub regionale dove sono conservati gli oltre 14mila vaccini destinati per il momento al Veneto. E poco importa che i sieri appena arrivati siano i primi monodose, senza richiami e quindi a piena potenza (2.200 vaccini vogliono dire 2.200 persone immunizzate) perché ancora non bastano.
«Li useremo sugli over60 secondo le indicazioni dell'Agenzia del farmaco - spiega il direttore generale dell'Ulss 3, Edgardo Contato - e quindi potranno subito essere messi in campo nella campagna di immunizzazione degli ultrasettantenni. Le dosi verranno divise: una linea del super hub del PalaExpo li adotterà mentre il resto sarà utilizzato nelle vaccinazioni delle persone in via di dimissione dagli ospedali, di modo che si esca dalle strutture sanitarie già vaccinati e a ciclo completo, non necessitando il richiamo».
POCHE FORNITURE
Questo permetterà anche di risparmiare dosi dei vaccini a doppio turno, in una battaglia che si gioca anche del punto di vista dell'economato. L'obiettivo il dg l'ha messo nel mirino fin da subito: vaccinare più persone possibili nel minor tempo possibile avendo anche presente - ora che ieri si è chiusa la campagna sugli ultraottantenni - l'indicazione data ieri dal Governatore Luca Zaia di partire con le immunizzazione dei sessantenni nella prima settimana di maggio.
«Una grossa mano ci viene data dalle forniture che ora sembrano essere costanti - continua Contato - Nel giro di quattro settimane arriveranno più di 90mila dosi di Pfizer ma nemmeno questo sarà sufficiente per spingere a pieno regime i motori. Noi, come Ulss 3, siamo in grado di fare 6mila vaccini al giorno, cioè più di 40mila a settimana. Con le forniture di adesso, però, questa settimana potremo farne ventimila. Per quanto ci riguarda siamo pronti - aggiunge il direttore generale - ma siamo anche costretti a fare le programmazioni in base a quello che ci arriva».
IL DRIVE-IN
Intanto quello che si apre sarà un fine settimana ancora più denso di impegni per i vaccinatori dell'Ulss 3. Continuano i richiami con i veneziani del centro storico che avevano ottenuto il primo siero alla Marittima, ora convocati nell'hub creato all'interno della banca di Sondrio, a piazzale Roma. Medici e infermieri torneranno poi a Burano e Pellestrina per i richiami, proseguiranno le immunizzazioni al Lido e a Mira aprirà il punto di somministrazione in modalità drive-in. «È uno snodo fondamentale per noi - precisa il dg Contato - perché ci permetterà di fare fino a 400 iniezioni in una giornata di vaccinazioni. Useremo il siero di AstraZeneca e siamo sicuri che sarà un'iniziativa apprezzata anche in fatto di sicurezza della somministrazione.
LE FARMACIE
Intanto anche le farmacie si mettono a disposizione dei propri pazienti per inoculare le dosi anti-coronavirus. Nel Veneziano sono circa 130 le farmacie che hanno aderito e che nelle prossime settimane inizieranno la somministrazione.
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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