IL REPORT
BELLUNO A Belluno si vaccina di più che nel resto del Veneto.

Giovedì 4 Marzo 2021
IL REPORT BELLUNO A Belluno si vaccina di più che nel resto del Veneto.
IL REPORT
BELLUNO A Belluno si vaccina di più che nel resto del Veneto. O meglio, l'Usl 1 Dolomiti è l'azienda sanitaria che, in rapporto al numero di abitanti, ha somministrato il più alto numero di dosi. Il dato, aggiornato a ieri mattina, dice che ne sono state eseguite 18.680, pari al 9% della popolazione. Attenzione però. Siamo nel mondo della statistica, in quello che viene definito un processo di sintesi dei dati osservati. Serve a dimostrare che, rimanendo in questo campo, Belluno è la provincia veneta più virtuosa. Ma in quelle 18.680 persone vaccinate sono comprese quelle che hanno ricevuto anche la seconda dose e che ora risultano immunizzate. Questa precisazione vale per tutte le province e, a parità di condizioni, il risultato non cambia. E sono proprio i parametri standard tra le varie province a rendere possibile il confronto.
PRIMI DELLA CLASSE
Belluno è prima in classifica. In seconda posizione, a pochi punti percentuali, c'è Rovigo che ha vaccinato l'8.3% della popolazione (il ragionamento è lo stesso: prime e seconde dosi rispetto al numero di abitanti). Seguono, a distanza, Vicenza (7.41%), Padova (7.29%), Venezia (6.97), Verona (6.91) e Treviso (6.83%). Belluno stacca un 9.03% ma il dato è ancora più alto. Perché il rapporto è basato sui dati del censimento del 2016 e negli ultimi cinque anni si è ulteriormente ridotto. Nell'ultimo anno la provincia dolomitica ha collezionato primati. Nel bene e nel male. Durante la seconda ondata di contagi Belluno ha scalato le classifiche d'Italia, e non solo del Veneto, per il numero di nuovi positivi ogni 100mila abitanti. E il 23 gennaio scorso, quando ha superato i 500 morti da inizio pandemia, anche per le vittime covid.
OBIETTIVO IMMUNIZZAZIONE
Nello stesso periodo è emerso lo sforzo titanico dell'Usl 1 di vaccinare quanta più gente possibile nonostante le difficoltà di un territorio la cui morfologia tende ad allontanare le persone più che ad avvicinarle. Il 3 gennaio era la provincia che aveva vaccinato di più rispetto alle dosi disponibili. Circa il 54% di quelle arrivate al San Martino, in confronto a una media regionale ferma al 35%. I numeri di ieri la bocciano. Quelli di oggi la promuovono. In un modo o nell'altro Belluno si distingue. Ma come ha fatto a somministrare così tante dosi in così poco tempo? Il mistero era stato svelato a metà gennaio dal direttore del Dipartimento di Prevenzione Sandro Cinquetti.
LA SETTIMA DOSE
«Solitamente, da un flaconcino, la nostra farmacia estrae 6 dosi. Ma in alcuni casi, in assoluta sicurezza, riesce a estrarre anche la settima». Si parlava del vaccino Pfizer. Ogni flaconcino contiene 2,25 millilitri che diviso per 0.3 millimetri (ossia la singola dose di vaccino) fa 7,5. È stata la professionalità dei farmacisti bellunesi, e quindi la maggior disponibilità di dosi, a permettere all'azienda sanitaria di macinare numeri da record.
Lo stesso trucco, infatti, è possibile anche con gli altri vaccini. Ma torniamo al dato iniziale. L'Usl 1 Dolomiti ha somministrato più di 18mila dosi di vaccino anti-covid. In Veneto è un primato. Eppure sono numeri ancora troppo bassi. È questo il rovescio della medaglia. Perché, alla fine dei conti, hanno ricevuto la seconda dose solo 6.837 persone. Quindi, il 3.4% della popolazione bellunese. La campagna vaccinale però è programmata e, salvo imprevisti sulle forniture dei vaccini, non dovrebbe avere intoppi.
IL CALENDARIO
Queste le prossime date in programma: le persone classe 1940 saranno vaccinate dal 14 al 16 marzo; classe 1939 dal 26 marzo al primo aprile; classe 1938 dal 6 al 10 aprile. In parallelo sarà terminata l'immunizzazione al personale della scuola, dal 16 al 25 marzo. Mentre ieri sono partite le vaccinazioni a Forze dell'Ordine, vigili del fuoco e polizia penitenziaria (si continuerà fino al 29 marzo). Nel mese di marzo sarà il turno anche alle persone ad alto grado di vulnerabilità (oncologici con terapia immunosoppressiva in corso e persone che hanno appena subito un trapianto o che ne hanno uno in programma).
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci