IL PROTOTIPO
PADOVA Un veicolo elettrico, alimentato a batteria, in grado di

Domenica 10 Febbraio 2019
IL PROTOTIPO PADOVA Un veicolo elettrico, alimentato a batteria, in grado di
IL PROTOTIPO
PADOVA Un veicolo elettrico, alimentato a batteria, in grado di raggiungere la velocità massima di 70 chilometri orari. Il prototipo inventato da Tommaso Gecchelin è già stato sperimentato con successo nei mesi scorsi a Dubai e dalla prossima estate sarà messo in moto anche a Padova. Qui è stato sviluppato e qui sarà testato per la prima volta in Italia. L'annuncio lo ha dato due giorni fa il vicesindaco Arturo Lorenzoni: «Il progetto ci piace, e anche molto. L'idea sarebbe quella di utilizzare questi mezzi per collegare le fermate del tram con altre zone della città. In questo modo il trasporto pubblico sarebbe ulteriormente rinforzato».
La sperimentazione partirà in estate nell'area accanto alla Kione Arena (il palasport di Padova, in zona Padova Est). L'obiettivo di Gecchelin e dei suoi collaboratori è ottenere omologazioni e certificazioni entro la fine dell'anno. Se tutto filerà liscio dal punto di vista organizzativo, nel 2020 il bus del futuro potrà essere sperimentato anche in altre zone di Padova. Nei prossimi mesi si intensificheranno gli incontri tra i tecnici del Comune di Padova, l'inventore Gecchelin e lo staff dell'hub Paradigma proprio per valutare altre zone cittadine. Terminata la fase di sperimentazione, amministrazione comunale e ideatori della startup tireranno le somme.
LA POTENZA
Il progetto della società Next future transportation ipotizza fino a sei moduli, in grado di viaggiare in modo indipendente ma anche di essere collegati tra loro. In quel caso la velocità massima salirebbe da 70 a 90 chilometri orari: ogni modulo ha infatti un proprio motore e quindi collegando i vari moduli tra loro si otterrebbe un aumenterebbe la potenza totale. Ciascun modulo potrà ospitare al massimo dieci persone.
Ieri Gecchelin ha illustrato al ministro Di Maio i dettagli del prototipo raccontando l'accordo con lo sceicco di Dubai ma anche l'interesse da parte di altri Paesi esteri, soprattutto asiatici. Da imprenditore veneto, però, il trentatreenne sogna che il progetto possa risultare utile ed efficace anche qui.
Il desiderio dell'imprenditore è che nei prossimi anni, una volta completati i test e ottenuti tutti i collaudi, la flotta di veicoli si ingrandisca e diventi fondamentale per la mobilità del tessuto urbano padovano. Nell'idea di Gecchelin potrebbe aiutare ad alleggerire i flussi di traffico dalla provincia alla città e dalla periferia al centro. «Se la gente ha la possibilità di prendere i mezzi pubblici alle porte della città - è il pensiero di Gecchelin e dei suoi collaboratori - eviterà di intasare i parcheggi in centro e di portare ulteriore traffico».
Ma è fattibile vedere un mezzo simile anche in Italia, tra zone vincolate e strade dissestate? L'inventore ne è convinto e l'interesse politico degli ultimi giorni, sia dalla sponda comunale che da quella governativa, consolida questa certezza. Per la guida automatica senza conducente, invece, i tempi non sono ancora maturi e non sappiamo se e quando lo saranno.
G.Pip.
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