Il procuratore: «Accertamenti in corso ma l'indagine era già stata fatta bene»

Martedì 29 Gennaio 2019
Il procuratore: «Accertamenti in corso ma l'indagine era già stata fatta bene»
IL PROCURATORE
«L'indagine su quanto accaduto nel 2016 all'ospedale civile di Venezia è stata fatta bene; tutti gli accertamenti necessari eseguiti. Ora sono in corso gli ulteriori approfondimenti disposti dal gip: se troveremo qualcosa di nuovo lo valuteremo». Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, taglia corto sul caso di Maria Teresa Trovato Mazza, detta Sissy, morta il 12 gennaio dopo oltre due anni di coma.
La posizione della Procura è tutta nella richiesta di archiviazione firmata lo scorso autunno dal pm Elisabetta Spigarelli, secondo la quale finora non è emerso alcun elemento che possa far pensare ad un'ipotesi diversa dal suicidio.
LA DINAMICA
Il colpo di pistola è ritenuto compatibile con un atto autolesionistico e, secondo i consulenti della Procura, è normale che sulla pistola non vi siano particolari tracce di sangue, così come il fatto che l'arma sia rimasta in mano alla ragazza. Nulla di strano vi sarebbe neppure in relazione alla mancanza di impronte digitali: sull'impugnatura zigrinata delle pistole d'ordinanza possono non rimanere impresse. La presenza di polvere da sparo su entrambe le mani di Sissy viene spiegato con il fatto che la ragazza era solita maneggiare armi.
NESSUN SOSPETTO
Che qualcuno possa aver ucciso Sissy viene escluso sulla base di un ragionamento logico, incrociato con il risultato degli accertamenti. Sissy era stata incaricata soltanto la sera prima a recarsi in ospedale per far visita ad una detenuta ricoverata in ostetricia-ginecologia, modificando l'iniziale ordine di servizio: è ritenuto improbabile che qualcuno possa averle teso una trappola. Gli inquirenti ritengono inoltre particolarmente insolito che sia stato scelto un luogo pubblico e affollato come un ospedale, a metà mattina, per mettere a segno un delitto; per di più all'interno di un ascensore che si sarebbe potuto aprire su chissà quante persone in attesa.
Dall'ultimo istante nel quale Sissy è stata ripresa da una telecamera (attorno alle 11.17) a quando è stato rinvenuto il suo corpo in un lago di sangue, sono trascorsi appena tre minuti: è ipotizzabile che in questo breve lasso di tempo un omicida sia riuscito a entrare in ascensore, disarmare l'agente, spararle in testa, pulire la pistola e rimetterla in mano a Sissy, per poi fuggire, senza essere visto da nessuno, né ripreso da alcuna telecamera, nonostante gli schizzi di sangue che inevitabilmente lo dovrebbero aver macchiato?
Per chiarire gli ultimi aspetti ancora dubbi, sollevati dai familiari della vittima, il gip ha disposto comunque ulteriori accertamenti, affinché non possa restare alcuna ombra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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