Il prefetto Savastano: «Velocizzare le risposte in caso di emergenza»

Giovedì 1 Luglio 2021
Il prefetto Savastano: «Velocizzare le risposte in caso di emergenza»
LO SPAVENTO
CADORE Un violentissimo temporale si è abbattuto ieri nel pomeriggio causando danni soprattutto ad Auronzo di Cadore, dove è stata sollevata la copertura di un edificio, ma ci sono stati problemi anche in Comelico. E' stato il vento che ha impressionato maggiormente, tanto forte da spaventare chi ha vissuto la notte di Vaia.
Lo assicura Daniela Larese, amministratrice pubblica sia nel suo paese che in provincia: «All'improvviso è scoppiato il temporale con un vento terribile, non come con Vaia ma poco ci mancava. Faceva paura, si sa che quando ti scotti con l'acqua calda anche quella fredda...». Vento tanto forte che nei pressi della chiesa di Reane, in via Dolomiti, (siamo nel territorio comunale di Auronzo) ha sollevato la copertura in lamiera di una casa non più abitata da un anno circa, da quando è mancata la proprietaria.
VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO
Sul posto è stato tempestivo l'intervento dei vigili del fuoco di Santo Stefano che hanno provveduto alla messa in sicurezza dello stabile per evitare che, in caso tornasse il vento, la lamiera potesse rovinare al suolo. Nessun danno nelle vicinanze è stato riscontrato, qualche ramo in strada nel tratto che da Cima Gogna raggiunge il paese delle Tre Cime, un albero è finito a terra nei pressi del ponte sul lago. Il sindaco Tatiana Pais Becher era a Misurina quando è iniziato a piovere ma assicura che lassù non ci sono stati problemi.
PARABREZZA SFONDATO
Rami in strada anche verso Laggio di Vigo di Cadore mentre a Danta il vento avrebbe sollevato un bancale, quelli dove si appoggia la legna, che è finito contro una vettura in sosta sfondandone il parabrezza.
Il sindaco Ivano Mattea conferma che è stato il vento ad allarmare, un vento fortissimo alzato all'improvviso che ha sfondato l'ingresso di una casa in ristrutturazione in centro paese frantumandone i vetri. Certo volava di tutto ma fortunatamente nessun danno serio.
BLACK-OUT
In quel di Pieve di Cadore, durante il violento nubifragio, ci sono state due brevissime interruzioni nell'erogazione elettrica.
Fenomeni tanto intensi erano stati annunciati dai previsori di Arpav che prospettavano nel pomeriggio, sera di mercoledì tempo a tratti instabile con probabili rovesci e temporali sparsi dapprima su zone montane e pedemontane, in successivo locale sconfinamento alla pianura centro settentrionale.
«In occasione di qualche temporale saranno possibili locali fenomeni intensi con forti rovesci, forti raffiche di vento e locali grandinate» avevano messo nero su bianco gli esperti. Una previsione che attorno alle diciassette si è rivelata estremamente fondata.
I TIMORI PER LE FRANE
Fenomeni meteo ai quali ci si dovrà adeguare visti i numerosi precedenti delle ultime estati. Intanto, proprio in questi giorni, è ripreso anche quest'estate il presidio della Protezione Civile sulle frane della Valboite, da Cancia di Borca a San Vito. Come deciso dai tavoli tecnici vengono mobilitati i volontari per monitoare a vista le colate non appena viene data l'allerta temporale, esattamente come accaduto ieri pomeriggio.
Giuditta Bolzonello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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