IL LUTTO
BELLUNO Nella chiesa Cattedrale di Belluno non risuonerà più

Venerdì 19 Marzo 2021
IL LUTTO
BELLUNO Nella chiesa Cattedrale di Belluno non risuonerà più la sua voce che guidava il canto dei fedeli; nelle aule del liceo Lollino di cui è stato preside per oltre vent'anni - non spiegherà più letteratura italiana, storia e geografia come ha fatto sin dal 1976 appassionando generazioni di studenti con la serietà e l'autorevolezza che gli erano riconosciute. Don Elio Larese è morto ieri sera, per gli effetti del Covid, a 74 anni. Si è spento al San Martino di Belluno dove era ricoverato da alcuni giorni e dove, solo una settimana fa, è morto anche il confratello don Giovanni Unterberger, anch'egli ospite del Seminario Gregoriano. Dopo essere stato contagiato, monsignor Larese era rimasto per alcuni giorni in isolamento in seminario, poi era entrato in ospedale dove era giunto autonomamente, con la propria automobile.
IL PEGGIORAMENTO
Tuttavia la sua situazione era progressivamente peggiorata tanto che egli prima aveva avuto bisogno di essere aiutato nella respirazione con l'ossigeno, poi era stato portato in rianimazione ed infine intubato. Un'evoluzione che le tante persone che gli hanno voluto bene e che in questi anni hanno avuto l'opportunità di averlo come insegnante, come collega e come amico, ed i sacerdoti, hanno continuato a seguire da lontano. E lui fino a domenica scorsa era riuscito anche a rispondere personalmente ai messaggi che gli arrivavano. Poi basta. Un silenzio sempre più lungo. Queste le poche parole di don Giorgio Lise, rettore del Seminario, alla notizia della scomparsa: «Siamo ancora sconcertati per la prima perdita. Di don Elio conservo un ricordo dolcissimo, per la sua affabilità, per il suo stare insieme portando sempre un apporto positivo. E mi piace ricordare che sia morto alla vigilia della festa di san Giuseppe, protettore della buona morte».
LA RICHIESTA
Poi rivela: «Proprio in questa occasione, aveva espresso il desiderio che la sua morte fosse annunciata con le parole del salmo 16: Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra'». Figlio di Giuseppe e di Adelina Cattaruzza, don Elio era nato ad Auronzo di Cadore il 15 novembre 1947. Era stato ordinato prete in cattedrale il 29 maggio 1971 e quindi fra solo due mesi avrebbe festeggiato il giubileo presbiterale. Dopo aver svolto per pochi mesi il suo primo breve incarico ministeriale come cappellano a Pieve di Livinallongo, iniziò un percorso accademico all'Università di Padova, dove si laureò in lettere classiche con una tesi sul Giornalismo cattolico a Belluno all'inizio del 900, pubblicata nel 1981. Dal 1972 al 1976 fu vicario cooperatore nella parrocchia della Cattedrale di Belluno; dal 1977 al 1983 è stato vice-assistente del settore giovani dell'Azione Cattolica diocesana.
AL LOLLINO
Nel 1976 iniziò il suo servizio a Lollino: prima come insegnante di lettere, poi dal 1997 al 2019, come preside. Dal 1982 al 1990 fu vicerettore del Seminario. Fine musicista e cantore, per anni insegnò canto sacro e storia della musica nei corsi teologici. Per questa competenza, diresse l'Ufficio diocesano per il canto e la musica sacra dal 2010 al 2017. Nel contempo, insegnava Storia delle religioni all'Istituto superiore di Scienze religiose. La maggior parte del suo ministero è stata legata alla Cattedrale di cui dal 1994 fu anche canonico: il servizio liturgico spesso fu anche quello dell'animazione del canto dell'assemblea e di organista. In tanti ricordano la dedizione con cui seguì la disabilità del fratello Renato fino alla morte avvenuta nel 2017. Con affetto sono ricordati il suo tratto signorile, la sua preparazione culturale, la sua indole pacata e dolce, la sua attenzione agli altri ed il tempo che dedicava all'ascolto. La data del funerale non è ancora stata comunicata.
Giovanni Santin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci