IL GIALLO
CORNUDA «Le ricerche continueranno a oltranza. Andremo avanti

Venerdì 8 Dicembre 2017
IL GIALLO
CORNUDA «Le ricerche continueranno a oltranza. Andremo avanti fino a quando sarà necessario. Sarà fatto tutto quello che si deve fare». Il prefetto di Treviso Laura Lega assicura che l'attività di ricerca sui Colli Asolani non verrà interrotta e che sarà fatto tutto il possibile per trovare tracce di Sofiya Melnyk, la 43enne interprete ucraina sparita nel nulla dal 15 novembre scorso, compagna di Daniel Pascal Albanese, l'ex impiegato 50enne toltosi la vita 11 giorni dopo nella villetta di via Jona a Cornuda, dove risiedeva la coppia da circa 7 anni.
I RILIEVI
Martedì mattina in paese arriveranno i carabinieri del Ris di Parma. Cercheranno indizi e tracce utili alle indagini nell'abitazione di via Jona e nelle vetture della coppia, la Golf di Pascal e la Renault di Sofiya (ritrovata a Maser il 28 novembre) e metteranno al setaccio anche i dispositivi informatici ritrovati nella villetta. Gli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri di Treviso si stanno concentrando in particolare su un aspetto: capire se a parcheggiare l'auto di Sofiya ai piedi della forcella Mostaccin sia stata la 43enne, Pascal o un'altra persona. Per capirlo, dopo aver messo al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza disseminate nel territorio (in cui non sarebbero stati trovati elementi d'interesse) gli inquirenti esamineranno anche le riprese dei dispositivi privati di negozi abitazioni che potrebbero aver intercettato la Renault nera della donna. Nel frattempo, sui boschi, continua una ricerca ad ampio raggio che però fino ad oggi non ha dato nessun risultato.
LE AMICHE
Al vaglio degli investigatori c'è inoltre un'agendina ritrovata nella casa dei due, che conterrebbe una lista di persone che avrebbero fatto parte della cerchia di conoscenti della Melnyk, la cui vita privata è adesso passata al setaccio da cima a fondo. Dopo i vicini di casa, alla ricerca di indizi sui rapporti fra i due, che secondo alcune testimonianze sarebbero stati caratterizzati nell'ultimo periodo da qualche litigio, sono state sentite le amiche. Quelle con cui i Sofiya avrebbe dovuto incontrarsi la sera del 15 novembre, almeno così disse Pascal ai genitori il giorno successivo, prima di svanire nel nulla. C'era qualcosa che preoccupava la 43enne? Così ha detto nei giorni scorsi Valentina, la madre della donna, rimasta per ora in Ucraina in attesa di una telefonata della figlia. Si cercano riscontri anche fra i contatti di lavoro dell'interprete, che saltuariamente, nel fine settimana, frequentava Bologna. Martedì, con l'arrivo dei Ris, tutta l'attenzione si sposterà sull'abitazione di Cornuda dove, grazie alle più moderne tecnologie, verrà scandagliato ogni angolo della villetta per tentare di far emergere quello che al momento nessuno è riuscito a trovare. Sullo sfondo di tutta questa indagine resta il dubbio, affiorato già dai primi giorni, che la vicenda possa essere ricondotta ad un caso di omicidio-suicidio. Ma visto il riserbo degli investigatori, appare sempre più rischioso sbilanciarsi. Che a fare del male a Sofiya possa essere stato Pascal è un'ipotesi a cui non crede la famiglia di Albanese, a cui il 50enne avrebbe confidato che Sofiya, prima di scomparire, sarebbe stata strana: si sentiva forse minacciata da qualcuno? Intanto si va avanti con le ricerche, che nelle prossime ore si concentreranno di nuovo tra Pederobba, Maser e Cornuda.
Denis Barea
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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