IL CONTAGIO
BELLUNO Una delle giornate più nere dall'inizio della seconda

Domenica 29 Novembre 2020
IL CONTAGIO
BELLUNO Una delle giornate più nere dall'inizio della seconda ondata del virus. Un ruolino che continua ad aggiornarsi quotidianamente. Rischiando di far dimenticare che dietro quei numeri ci sono delle vite. Nonni, zie, mamme e papà. Il bilancio di sabato parla di cinque vite spezzate: tutti erano positivi al virus. A perdere la vita un uomo di 82 anni ricoverato in ospedale di Comunità a Belluno, una donna di 90 anni in Geriatria a Belluno, un uomo di 86 anni che si trovava in pneumologia a Belluno, una donna di 68 anni per la quale è stato tentato il possibile: dopo essere arrivata in ospedale era stata ricoverata nel reparto di Rianimazione a Belluno. E infine un 80enne in ospedale di Comunità a Belluno. Purtroppo continua a salire anche il numero delle persone ricoverate. A fronte dei cinque decessi infatti, i letti occupati sono a quota 203, quattro in più di quelli del giorno prima. In altri termini nelle ultime 24 ore ci sono stati almeno nove nuovi ricoveri.
TERAPIE INTENSIVE
Sono undici i letti occupati nelle terapie intensive di Feltre (4) e Belluno (7). Prima dell'inizio dell'epidemia di Coronavirus i due ospedali bellunesi avevano soltanto dieci posti in terapia intensiva. Ma il passare dei mesi ha imposto di incrementare anche i letti a disposizione dei pazienti più gravi.
LA MAPPA
Nel frattempo la media mobile a sette giorni dei nuovi positivi colloca Belluno come terza provincia d'Italia per diffusione del contagio. Il dato, facilmente reperibile in rete, dice che in provincia di Belluno ci sono stati negli ultimi 7 giorni 78 nuovi casi al giorno, per 100mila abitanti. Peggio solo a Como (83) e a Cuneo (83). Si tratta comunque di un dato confortante. Nel corso dell'ultima settimana il dato era arrivato a filo dei cento nuovi casi giornalieri (sempre per cento mila abitanti) in un quadro nazionale più complicato di quanto appaia oggi. Altro elemento da sottolineare quando si fanno confronti con province fuori dal Veneto il fattore tamponi che non è omogeneo.
AD ARSIÈ
Va verso la chiusura, invece, l'asilo di Rivai di Arsie. Una decisione non c'è ancora ma è probabile che sia questa la strada che verrà intrapresa nelle prossime ore. Quello delle scuole e degli asili del resto rimane un settore seguito con grande attenzione dall'Usl 1 Belluno Dolomiti. In provincia sono 91 le classi seguite dalla squadra speciale del personale sanitario. Ad Arsié il team specializzato ha disposto il tampone per diciotto bambini della classe dopo la positività di un'insegnante. In totale, nel paese guidato dal sindaco Luca Strappazzon, sono 21 le persone positive e 12 quelle in isolamento. Lo scorso mese i positivi erano arrivati a 34 poi scesi a 14 ed ora c'è stato un nuovo incremento. «Questa seconda - ha spiegato il sindaco - si sta rivelando peggio della prima in cui avevano registrato al max 7 casi. Ora siamo sopra i 20 casi e ci sono anche due ricoveri».
AZ
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci