IL CASO
CORTINA A Cortina si scia. Domani apre infatti la seggiovia del Col Gallina,

Venerdì 27 Novembre 2020
IL CASO
CORTINA A Cortina si scia. Domani apre infatti la seggiovia del Col Gallina, al passo Falzarego, della società Ista. Per ora possono usare l'impianto solamente gli atleti, i ragazzi degli sci club, per i quali è prevista una deroga, rispetto alle disposizioni generali del governo nazionale, sulla pratica dello sci alpino: «Non vediamo l'ora di partire con la stagione invernale e aprire al pubblico, appena ci sarà consentito, ma siamo quasi emozionati nel dirvi che da sabato 28 novembre la seggiovia triposto del Col Gallina sarà aperta e a disposizione solamente degli atleti di interesse nazionale», spiega l'Ista.
LE CONDIZIONI
Nel pubblicare la notizia, la società di impianti a fune, presieduta da Alberto Dimai, precisa i termini per servirsi della struttura: «L'utilizzo dell'impianto e delle relative piste è infatti riservato per gli allenamenti disposti e organizzati dalle singole società sportive e associazioni, in ottemperanza del Dpcm e delle delibere della Federazione italiana sport invernali». Le prenotazioni per l'uso della pista vanno fatte entro le 12 del giorno precedente, attraverso il portale gestionepiste.impianticortina.it ma per le prime due giornate, di sabato 28 e domenica 29, l'utilizzo dell'impianto è riservato è riservato ai soli atleti di interesse nazionale, in particolare alle categorie U18 Aspiranti, U21 Juniores, Seniores, Master D femminile, Master A maschile. Altre disposizioni sono già state previste per i giorni successivi, da lunedì 30 novembre. Sono comunque previste tre linee di allenamento, predisposte sul colle a 2.000 metri, a ridosso del passo Falzarego. La giornata sarà suddivisa in tre fasce orarie, intervallate da una interruzione di 30 minuti, per gestire i flussi degli sciatori, in entrata e in uscita. Lo skipass sarà proposto alla tariffa unica di 20 euro, per la sessione di due ore e mezza; la tariffa è scontata a 10 euro per gli allenatori.
I LIMITI
La presenza massima istantanea, su impianto e pista, è fissata comunque a sessanta persone. Sussiste l'obbligo della società esercente di comunicare al commissariato di Cortina i nominativi di tutti gli atleti e allenatori presenti, per ogni sessione di allenamento. Immediata la reazione dei dirigenti delle associazioni sportive coinvolte: «Siamo entusiasti sbotta Vladimiro Pomarè, presidente sci club Cortina a cominciare dagli allenatori, ma ancor più i ragazzi. Possiamo finalmente ripartire, e lo possiamo fare in casa, senza doverci sobbarcare le trasferte dell'estate, sui ghiacciai, con costi e disagi, in questo periodo particolare che viviamo. Questa apertura ci semplifica la vita, risponde ad una aspettativa carica di ansia: non si sapeva bene quando avremmo potuto ripartire e chi avrebbe potuto farlo. Il Dpcm si limitava agli atleti di interesse nazionale, sopra 16 anni di età. Invece dal 30 novembre potranno sciare tutti gli agonisti, dai Baby nati nel 2012 sino ai Master». Flavio Alberti presidente dello sci club Druscié, commenta: «Noi usufruiremo subito di questa preziosa opportunità, saremo certamente propositivi. Va fatto un plauso alla società Ista, per questa decisione, con un ringraziamento speciale: questa apertura denota grande forza di volontà. Ce la stanno mettendo tutta, per offrirci questa opportunità, e noi saremo con loro. Già nel mese di maggio abbiamo iniziato a fare attività sportiva, con i nostri ragazzi, adesso possiamo farlo ancora meglio. Ci chiediamo cosa possa comportare, nel privare i giovani della possibilità di fare sport. E' una situazione che può creare problemi sociali: lo sport li tiene impegnati, li coinvolge, come preziosa attività, tanto più ora, che non vanno a scuola».
IN PARLAMENTO
Intanto la Lega ha ottenuto l'approvazione di un ordine del giorno in Commissione istruzione, cultura, sport, per sollecitare il Governo a valutare le proposte delle Regioni e consentire l'apertura degli impianti nei comprensori sciistici, nel rispetto del protocollo approvato nella Conferenza delle Regioni e Province autonome. Angela Colmellere, deputata e segretaria della commissione alla Camera, dichiara: «E' questione di sopravvivenza per la montagna con decine di migliaia di addetti e ben 20 miliardi di euro di fatturato. Le stazioni sciistiche sono pronte a ripartire in sicurezza, ma è fondamentale poter consentire loro di poter aprire la stagione già a dicembre».
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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