Zaia: «Entro il 2019 aprirò 420 cantieri»

Sabato 18 Maggio 2019
IL PROGETTO
BELLUNO «La coscienza di avere 146 siti valanghivi, la preoccupazione per il loro recupero e l'urgenza di mettere in sicurezza dei borghi abitati». Luca Zaia scatta tre foto per mettere a fuoco i termini della questione, con la quarta traccia il quadro completo: «Abbiamo trovato una soluzione per tutti, ora dobbiamo darci tutti una mano».
CANTIERI
«Siamo al punto - spiega - che abbiamo 943 milioni di euro di risorse disponibili per oltre 420 cantieri da avviare nel 2019, 196 sono già aperti. Sul tema disboscamento 800 mila metri cubi sono già stati venduti in Agordino. La stima è di 80mila camion in transito per portare il legno a valle».
RESILIENZA
Il presidente della Regione ieri mattina è arrivato a Villa Patt a Sedico per illustrare i progetti per la messa in sicurezza del territorio. Il calcolo è che un anno di tempo potrebbe non bastare per ripristinare tutto com'era ma l'obiettivo è che la ricostruzione serva a rendere il territorio più resistente e forte. «Dobbiamo fare in modo - ha spiegato l'assessore Regionale alla protezione Civile, Gianpaolo Bottacin - che se dovesse abbattersi una tempesta della stessa portata di quella di ottobre i danni siano minori».
NUMERI
«Della cifra che abbiamo in cassa più di quattro milioni di euro - prosegue Zaia - arrivano dal conto corrente attivato dalla Regione dopo la tempesta Vaia, e sono frutto di donazione di migliaia di cittadini. Con questi stiamo facendo grandi cose. A partire dalla pulizia dei boschi. Lo dico anche ai sindaci: servirà spiegare anche ai comitati di portare pazienza. Ci saranno camion in transito ma non c'è alternativa che mettere i tronchi su gomma per portarli a valle».
SUBITO
235 sono invece i milioni di euro che saranno impiegati nel 2019. Ottantasei dei 146 siti valaghivi sono a ridosso di abitazioni o strade comunali, 59 su strade provinciali o regionali. Per una superficie totale di 1.230 ettari. In questi mesi saranno aperti altri 29 cantieri para valanghe per 93 milioni di euro.
Il soggetto attuattore delegato è Veneto Strade che ha pubblicato, solo a maggio, bandi per dieci siti e 35 milioni di euro, altri 19 cantieri per 58 milioni di euro saranno attivati entro agosto.
RISORSE MANCANTI
«I soldi che oggi abbiamo in cassa - prosegue Zaia - sono metà di quelli che abbiamo chiesto. Io non mi dimentico che manca sempre un miliardo di euro e mi occuperò di ricordare a Roma che quei soldi ci servono». Ma nel corso dell'incontro il presidente ha anche introdotto un nuovo concetto, quello del profilo delle montagne: «Vorremmo ridisegnare il profilo dei prati e dei boschi, dando un nuovo volto al territorio, collocando i prati a ridosso dei paesi, faremo di tutto per portare a casa le risorse e far rinasce il territorio mettendo il massimo impegno per supportare le comunità montane».
IL LEGNAME
Criticità ma anche qualche sorpresa. E' Zaia a cogliere il sorriso sulle labbra di Leandro Grones, primo cittadino di Livinallongo, quando parla di tenuta dei prezzi del legno nonostante l'enorme quantità da piazzare alle aste. «I prezzi vanno dai 15 ai 30 euro - ha spiegato Zaia - cifre su cui nessuno avrebbe scommesso alla vigilia. Nessun cinese ha partecipato alle aste: viviamo in un mondo globale, stare qui a fare la tracciabilità del tronco e dire che un albero finirà in Cina mi sembra abbastanza inutile. Chiedete ai sindaci se sono soddisfatti dei prezzi».
Andrea Zambenedetti
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