Gli arrivi in Italia dalla Libia si fermano Il Viminale: stessi sbarchi dell'era Minniti

Lunedì 18 Giugno 2018
Gli arrivi in Italia dalla Libia si fermano Il Viminale: stessi sbarchi dell'era Minniti
IL FOCUS
ROMA Minniti-Salvini 1 a 1. Dopo il vuoto governativo durato quasi tre mesi e il chiaro messaggio inviato dalla Libia all'Italia, a pochi giorni dall'insediamento del nuovo governo con una ripresa delle partenze, adesso la situazione sembra stabilizzarsi.
IL SEGNALE
Gli sbarchi dalla Libia rallentano e si assestano sulle stesse cifre registrate durante la reggenza Minniti, con gli arrivi che adesso sono di nuovo a -82,85 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al segnale, inviato da Tripoli e dalla Cirenaica, Salvini aveva risposto con diverse mosse: dichiarazioni in chiaro, che annunciavano la sua partenza per la Libia per incontrare Sarraj: «Andrò il Libia e gli chiederò cosa serve», l'appuntamento dell'ambasciatore Giuseppe Perrone con il ministro degli esteri e un tweet che manifestava soddisfazione e l'intenzione di andare avanti «e del comune desiderio di rilanciare la cooperazione bilaterale a tutti i livelli in diversi campi, tra cui commerci, investimenti cultura e lotta ai traffici illeciti». Il giorno prima, la sera dell'11 giugno era stato convocato in fretta e furia, un vertice a Palazzo Chigi all'indomani del vertice Interministeriale Nato. In quell'occasione la ministra alla Difesa Elisabetta Trenta aveva ricevuto la sollecitazione di continuare a trattare con le autorità libiche. Ma ad operare è soprattutto l'intelligence, che ha ripreso i rapporti con i capi delle milizie e delle tribù, dettando, di fatto, la tabella di marcia. Tanto che al vertice dell'altra settimana sull'immigrazione è stata fondamentale la partecipazione degli 007.
LE CIFRE
Dal primo gennaio al 15 giugno di quest'anno gli arrivi sono stati 15.568, dalla Libia sono arrivate in tutto 10.769 persone. Registrando complessivamente un -82,85 per cento. Nella finestra tra la fine di maggio, quando il trend in discesa dalla Libia aveva raggiunto quota -84 per cento, e i primi giorni di giugno, quando le partenze erano riprese, adesso c'è un nuovo assestamento. Nell'ultima settimana, sembra che le partenze siano per la maggior parte dalla Tunisia, in testa anche come nazionalità dichiarata al momento dello sbarco, con una cifra che ha raggiunto i 2.946.
LE RICHIESTE
La posta intanto si è alzata, ma Salvini non si è tirato indietro, le trattative sono riprese proprio a partire dal vertice a Palazzo Chigi sull'immigrazione, con il premier Giuseppe Conte, l'altro vice, Luigi Di Maio, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, la Trenta, il capo di Stato maggiore della Difesa, il comandante della Guardia costiera e i vertici dell'intelligence. Non importa se dai Paesi del Nord Africa chiedono di più. Salvini intende partire da dove ha lasciato Minniti.
Silvio Gentile
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci