GLI ADDETTI AI LAVORI
BELLUNO «Nelle due settimane di Ferragosto ci sarà

Domenica 9 Agosto 2020
GLI ADDETTI AI LAVORI BELLUNO «Nelle due settimane di Ferragosto ci sarà
GLI ADDETTI AI LAVORI
BELLUNO «Nelle due settimane di Ferragosto ci sarà il solito caos, e ci mancherebbe. Ma non basteranno questi quindici giorni a sollevare le sorti dell'estate 2020 sul fronte delle strutture ricettive». A parlare è Walter De Cassan, numero uno di Federalberghi Belluno. Dal suo osservatorio il bicchiere, pur mezzo pieno, rimane ancora troppo vuoto. Le code di questi giorni, un vero e proprio assalto alle Dolomiti (anche se più di qualcuno sostiene che sia lo stesso di ogni estate), potrebbero addirittura rappresentare un paradosso per il turismo bellunese.
LA TRAPPOLA
Il grande afflusso turistico di queste ore dice chiaramente che molti hanno il desiderio di trascorrere del tempo al fresco e lontano dall'affollamento delle spiagge. Ad una lettura più attenta si scopre però che altri potenziali turisti rinunciano alla montagna proprio per evitare di stare bloccati in coda per ore. Quantificare quanto incida questa fetta di potenziali turisti che la montagna bellunese perde è impossibile ma bollarlo come fenomeno marginale è pericolosissimo, come spiegano gli stessi addetti ai lavori. «Le code sicuramente incidono sulle scelte dei turisti. C'è poco da fare. Quest'anno ce ne sono più del solito anche in vista dei Mondiali e poi c'è stato il blocco, così ci sono anche i cantieri». Una fetta di potenziali turisti per i quali rimanere intrappolati in macchina sotto il sole per una o due ore pesa di più di un tramonto visto dalle Tre Cime, di una colazione a Colle Santa Lucia o di una passeggiata in Agordino o in Val di Zoldo.
NEL TERRITORIO
Dal territorio arrivano risposte contrastanti sul fronte delle strutture ricettive. «In generale la tendenza sull'estate - riprende De Cassan - indica che gli albergatori che storicamente lavoravano con gli italiani stanno lavorando benino e sono riusciti a contenere le perdite. Chi lavorava con gli stranieri sta invece soffrendo terribilmente. Sicuramente le code di queste ore e questo grande caos non salva la stagione. Anche se si fa il tutto esaurito per questi giorni, pur ammesso che si possa fare, non è abbastanza. Abbiamo anche la sfortuna che Ferragosto cade di sabato. Il dato da evidenziare è che alcune zone, come per esempio il Cadore, stanno avendo un lieve segno più. Chi lavorava con gli stranieri, Livinallongo e Cortina, per citarne due, soffrono di più. Stranieri non ce ne sono».
SATURAZIONE
Secondo i dati di Federalberghi in provincia di Belluno, dopo il periodo di confinamento, hanno riaperto più di nove strutture ricettive su dieci («Circa il 95 per cento»). Quelli che hanno tenuto chiuso lo hanno fatto perché hanno ritenuto più conveniente dedicarsi al restauro della struttura o per i passaggi societari con nuovi gestori non ancora pronti a partire. Per tutti l'unica possibilità è puntare su un offerta mirata al turismo di casa, di breve periodo. Sugli stranieri per il 2020 le possibilità di fare il pienone sembrano già svanite. E il rischio è che chi si aspetta un rimbalzo nel mese di settembre possa rimanere deluso. Superato il mese di agosto a mancare saranno comunque i grandi eventi che solitamente permettono di allungare la stagione turistica di altre due o tre settimane. Senza considerare i timori legati ad un nuovo aumento del contagio.
Andrea Zambenedetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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