CRIMINALITÀ
PADOVA Non si ferma la serie di spaccate che sta funestando

Mercoledì 26 Settembre 2018
CRIMINALITÀ
PADOVA Non si ferma la serie di spaccate che sta funestando la città. Sono due i colpi, uno andato a vuoto, che hanno preso di mira l'altra notte altrettanti locali del centro. Spaccate che arrivano a due giorni di distanza da quella che ha visto i malviventi sparire col bottino arraffato al ristorante Imasa - Sushi Disum. L'altra notte ignoti malviventi hanno sfondato i vetri delle porte del bar ristorante Mappa, all'angolo tra via Trieste e via Berchet: sono scappati col fondo cassa di poche centinaia di euro. Sventato invece grazie al sistema d'allarme il colpo ai danni del Caffè Cavour sulla centralissima omonima piazza.
LE REAZIONI
Lorenzina Ruzza, responsabile dello storico locale Mappa, si è accorta del furto solo ieri mattina quando, dopo aver aperto il locale, si ha visto che il vetro della parte bassa della porta su via Berchet era rotto. «Abbiamo l'allarme ma non mi è arrivato il messaggio sul telefonino, ci siamo accorti di quanto accaduto solo all'apertura del locale - ha raccontato la responsabile - Hanno infranto il vetro antisfondamento e, una volta all'interno, si sono diretti al registratore di cassa che abbiamo trovato gettato sul pavimento. I ladri hanno forzato il cassetto e preso il fondo cassa, circa 300 euro, anche di tantissime monete. Noi apriamo alle 7 e chiudiamo alle 18, spesso le persone entrano a comperare qualcosa proprio per avere le monete per il parcheggio. Non hanno toccato altro, ma il danno fatto alla porta ed al registratore di cassa è ingente».
NEL CUORE DELLA CITTÀ
Erano invece le 4 del mattino quando è scattato l'allarme del Caffè Cavour. I ladri hanno rotto i vetri delle porte che danno sulla piazze e portano al locale di servizio del bar e allo spogliatoio dei dipendenti, ma hanno dovuto scappare a mani vuote. «Un po' ci aspettavamo che toccasse anche a noi dopo la serie di colpi messi a segno in centro storico. L'allarme è collegato alla vigilanza che è arrivata subito ma i ladri erano già fuggiti - ha spiegato uno dei titolari, Arman Tiouri - È arrivata anche la polizia. I malviventi non sono riusciti ad entrare quindi i danni che abbiamo riportato sono solo quelli fatti a porte e vetri». E' la prima volta che ad essere nel mirino dei malviventi c'è il Caffè Cavour, che per ricordare un furto deve rimandare la mente all'ormai lontanissimo 1984. «Ci vuole più sorveglianza, purtroppo anche se siamo in centro, dopo le 19 è un deserto. La zona è difficile perché siamo in area pedonale, le auto delle forze dell'ordine transitano sul Liston. Ma se un ladro le vede arrivare si nasconde dietro a una colonna e nessuno se ne accorge - ha continuato il contitolare - Ci vorrebbero delle pattuglie magari a piedi che controllassero l'area. Inoltre con la Ztl le auto non arrivano più in centro e questo contribuisce a lasciare la zona sguarnita. Se il centro rimane isolato poi ci si trova di fronte a queste conseguenze. Il problema è anche che si bada più a cose minori come ad esempio la sorveglianza diurna per le biciclette che passano qua davanti. Se uno non scende dalla bici sei sente subito il fischietto del sorvegliante di turno. Quello che servirebbe e sarebbe utile potrebbero invece essere delle pattuglie a piedi in borghese che controllassero zona pedonale e Liston».
Sul posto di entrambe le spaccate pattuglie della polizia e agenti della scientifica per i rilievi di rito. Le indagini procedono a tutto campo anche utilizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per arrivare all'identificazione dei colpevoli. Tre colpi in un paio di giorni e la paura è tornata a serpeggiare tra i commercianti già provati dalla raffica di spaccate, fino a 4 in una sola notte, e tutti nelle vie centrali e nelle piazze del centro.
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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