Alessandro Campi

Capo d'un governo ancora alla ricerca di una complicata

Martedì 10 Settembre 2019
Alessandro Campi

Capo d'un governo ancora alla ricerca di una complicata sintesi politica, nel suo primo discorso alle Camere per la fiducia Giuseppe Conte non poteva certo proporre un programma d'azione completo, coerente e per davvero condiviso dalle due forze politiche che lo sostengono. Ha quindi proposto degli obiettivi di massima, anche se discretamente ambiziosi, nella convinzione davvero ottimistica di poter resistere sino alla fine della legislatura. E un metodo di lavoro, all'insegna della leale collaborazione tra alleati e d'un riformismo che dovrebbe essere il frutto d'una nuova stagione culturale nel segno della mitezza (in primis sul piano del linguaggio).
Ma soprattutto ha proposto, agli italiani e all'Europa, sé stesso. E nuovamente nel ruolo a lui gradito meno a chi lo sorregge coi propri voti di mediatore e garante d'un accordo parlamentare a cui gli stessi contraenti, al di là dell'ottimismo di facciata, guardano in effetti con qualche preoccupazione. La credibilità acquisita nelle ultime settimane, soprattutto nell' area internazionale, non c'è dubbio che Conte voglia spenderla (magari giocando di sponda col Quirinale) per sottrarsi ai condizionamenti e alle spinte che presto gli verranno dal Pd ma soprattutto dal partito al quale deve la sua fortunata ascesa e il cui capo politico ancora formalmente in sella, Luigi Di Maio, da un pezzo ha preso a guardarlo con malcelato sospetto. (...)
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