Pari opportunità e diritti, dibattiti con Alessandro Zan ed Enrica Onorati

Giovedì 23 Settembre 2021
Pari opportunità e diritti, dibattiti con Alessandro Zan ed Enrica Onorati
VERSO IL VOTO
Pari opportunità e diritti. Sono i due temi sui quali si è concentrato il pomeriggio elettorale di ieri a Latina. Il primo è stato intitolato Mind the gap: Latina con le donne e per le donne e si è svolto presso il comitato elettorale per Damiano Coletta sindaco, alla presenza del candidato sindaco e dell'assessora regionale alle Pari Opportunità Enrica Onorati. L'incontro, moderato dall'assessore alla Pubblica Istruzione Gianmarco Proietti e candidato consigliere di Latina Bene Comune, ha visto gli interventi di Elettra Ortu La Barbera e di Patrizia Ciccarelli, assessora alle Politiche sociali e alle Pari Opportunità. Mind the gap, espressione inglese che significa attenzione al divario, dà il senso della distanza che spesso c'è tra la questione femminile e le istituzioni. «Abbiamo iniziato un lavoro importante e votato in consiglio comunale atti che indirizzano le politiche della città verso una dimensione più equa e più rappresentativa delle donne nella politica e nella società», ha detto il sindaco e candidato Damiano Coletta. «È fondamentale ha spiegato l'assessora Onorati che le istituzioni lavorino perché l'empowerment non sia solo un inglesismo ma una pratica concreta, diritto indiscusso di tutte noi».
Di diritti si è invece parlato nel corso dell'incontro organizzato dalla candidata al consiglio comunale Anna Claudia Petrillo del Pd insieme all'assessore Patrizia Ciccarelli e al deputato Alessandro Zan, firmatario del ddl che in questi mesi ha diviso la politica. «Ho scelto di partire dai temi che alcuni reputano scomodi, invece devono essere affrontati e capiti perché sono la realtà che viviamo e che molti giovani vivono. Non si parla solo di diritti della comunità Lbtg, ma di una legge contro i crimini d'odio». ha spiegato Petrillo. «Latina può diventare un esempio - ha detto Zan - è una città che va verso una modernizzazione, che deve e può essere più vivibile. Latina è la seconda città del Lazio con una sua specificità, e penso sia il momento di farla uscire da una situazione di conservatorismo che si porta dietro. Questi 5 anni con Coletta sono serviti a rilanciarla e l'azione non può essere interrotta adesso». «L'Italia - ha spiegato Zan - è molto indietro sotto questo aspetto. Non si è mai dotata di una legge che l'Unione Europea chiede dal 2012. Non è un caso che il numero dei femminicidi sia così alto in Italia ed è il frutto di una cultura patriarcale dalla quale non riusciamo a staccarci. Siamo al sesto tentativo di approvazione di questa legge contro l'odio, nel frattempo il Paese è cambiato, i giovani hanno bisogno di risposte e di sentirsi protetti da una legge, quindi il cambiamento è necessario per loro».
Francesca Balestrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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