Capo dello Stato, la fiducia torna a crescere a Nordest

Mercoledì 24 Aprile 2019
IL SONDAGGIO
Nel novembre scorso, Sergio Mattarella è stato a Redipuglia (centenario della fine del Grande Guerra) e a Verona (inaugurazione dell'anno accademico). A dicembre, si è recato a Trento, nella triste ricorrenza delle esequie del giornalista Antonio Megalizzi. A marzo, lo abbiamo visto a Longarone, per essere vicino al Bellunese colpito dalla tempesta Vaia e ricordare la tragedia del Vajont. Domani, sarà a Vittorio Veneto, a celebrare il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione. La presenza assidua del Presidente della Repubblica - che come recita l'art. 87 della Costituzione rappresenta l'unità nazionale - non può essere casuale nel territorio di una Provincia Autonoma, una Regione a Statuto Speciale e un'altra che sta maggiormente rivendicando l'autonomia. Ma secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est, oggi è il 63% dei rispondenti a riporre molta o abbastanza fiducia in Mattarella (+5 punti percentuali rispetto ad un anno fa).
IL CONFRONTO
Nel corso del tempo, il consenso verso la figura del Capo dello Stato ha mostrato degli andamenti peculiari, che riflettono solo in parte le condizioni politiche esterne. Eletto con voti bipartisan, Ciampi gode, tra il 2000 e il 2005, di un gradimento molto ampio (77-78%). Nel 2006, Napolitano diventa Presidente con i soli voti del centrosinistra e parte in difficoltà: tra il 2006 e il 2007, la fiducia che raccoglie è pari al 64-65%. Le sue frequenti visite, però, mutano gli umori dell'opinione pubblica nordestina. Così, nel 2009 la fiducia balza al 73%, valore che sale all'82% nel 2010 e si mantiene stabile nel 2011 (79%). Tuttavia, durante il suo secondo mandato, Napolitano erode progressivamente il consenso costruito negli anni, chiudendo, nel 2014, con un gradimento del 49%. Il suo successore viene inizialmente accolto positivamente dai nordestini (71%), ma la distanza tra Mattarella e quest'area si fa presto larga: nel 2016, il valore scende al 62%, e si riduce ulteriormente nel 2017 (51%). Nel 2018, qualcosa cambia e osserviamo un incremento del sostegno al Presidente (58%), confermato dall'ulteriore crescita registrata quest'anno (63%). Maggiore presenza sul territorio e un Governo più vicino agli orientamenti dell'area sembrano restituirgli fiducia.
Il gradimento verso il Capo dello Stato, però, sembra essere influenzato dagli orientamenti politici. Mattarella raccoglie un consenso quasi unanime tra chi guarda al Pd o a +Eu-Cd (94-95%), ma ampio è anche quello proveniente dagli elettori di LeU (69%) o da chi è incerto (67%). Non si discostano dal valore medio i sostenitori di Forza Italia (60%) e FdI (64%), mentre chi guarda ai partiti minori si ferma al 54%. Tuttavia, è tra i sostenitori di Lega (46%) e M5s (47%) che la fiducia verso il Presidente della Repubblica scende in maniera più consistente, collocandosi sotto la soglia della maggioranza assoluta.
Natascia Porcellato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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