Zaia: «In Sicilia oltre 4.600 insegnanti stipendiati senza far nulla»

Sabato 14 Gennaio 2017
VENEZIA - La vicenda del professore rientrato in classe solo per un giorno è stata solo la ciliegina sulla torta. Già dall'inizio dell'anno scolastico dalla scuola del Nordest si erano alzati pesanti contestazioni: il valzer dei docenti e le cattedre vuote rischiano infatti di paralizzare il sistema. I numeri sono impietosi: settemila posti vacanti in Veneto, 2 mila in Friuli Venezia Giulia. «Sulla carta dovrebbero essere coperti dallo straordinario e dal declamato piano di assunzioni di Renzi/Faraone. - denuncia il governatore Luca Zaia - In realtà si tratta di neoassunti mai neppure arrivati a prendere servizio dalla nostre parti, perché nello scorso anno scolastico è stato consentito loro di continuare a fare i supplenti nelle scuole vicine a casa, mentre per l'anno in corso hanno ottenuto dal giudice il riconoscimento del diritto di rimanere nelle province in cui risiedono anche se non esistono ore di lezione da svolgere tali da giustificare lo stipendio fisso che ricevono. Nel frattempo, in Sicilia, 4.606 professori si godono lo stipendio senza far nulla». L'assessore all'Istruzione e alla Formazione Elena Donazzan non pone l'indice solamente contro i primi provvedimenti della Buona scuola ma chiama in causa anche il primo atto della ministra Valeria Fedeli che a suo dire crea ancora maggior disagi in regioni come il Veneto. «Il primo atto assunto è un provvedimento su misura per favorire i docenti appena entrati in ruolo a ritornare vicino casa, annullando il vincolo triennale di permanenza nell'istituto al quale erano stati assegnati. - denuncia Donazzan e chiama in causa l'autonomia. «Nella riforma per l'autonomia che il Veneto rivendica, sulla base dell'articolo 116 della Costituzione, chiederemo di esercitare maggiori competenze e spazi di decisione».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci