Zaia: «I soldi all'Arpav? È spesa sanitaria»

Domenica 12 Luglio 2020
VENEZIA Via libera della Sezione di Controllo per il Veneto della Corte dei Conti ai bilanci di Palazzo Balbi. Nell'udienza pubblica di venerdì è stato dato il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione del Veneto per l'esercizio finanziario 2019. Tra gli aspetti gestionali più positivi la procura ha segnalato la costante riduzione del disavanzo di bilancio, tanto da poter prevedere che la Regione possa recuperarlo interamente in un paio di esercizi. Il procuratore Paolo Evangelista ha sollecitato l'estinzione anticipata degli strumenti finanziari Derivati, in quanto eccessivamente onerosi. Per quanto riguarda la spesa sanitaria è stato messo in discussione il finanziamento ad Arpav. «Con onestà riconosco che abbiamo alcune importanti partite aperte - ha interloquito il governatore Luca Zaia - ma assicuro che stiamo lavorando nella direzione indicata da questa Sezione della Corte dei Conti. Sul tema dei Derivati, stiamo monitorando il mercato per trovare nuovi prodotti finanziari e per rinegoziare questi strumenti. E lo stesso stiamo facendo sui Progetti di Finanza e speriamo che nuovi provvedimenti legislativi nazionali, da noi stessi invocati, ci consentano di addivenire a condizioni più favorevoli». Il governatore veneto, parlando di sanità, si è poi proiettato al giudizio di parifica del prossimo anno: «Il Covid peserà molto: abbiamo investito, non dico speso, per la salute dei veneti oltre 235 milioni di euro e abbiamo assunto e stabilizzato un migliaio di dipendenti in più. La sanità è una sfida quotidiana e noi cerchiamo di vincerla anche attraverso l'attività che viene svolta dall'Arpav, che finanziamo considerandola una spesa sanitaria, in quanto si occupa di fatto della tutela della salute dei nostri cittadini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci