«Sbagliato il divieto di caccia ma restiamo in maggioranza»

Venerdì 2 Novembre 2018
«Sbagliato il divieto di caccia ma restiamo in maggioranza»
LA POLEMICA
VENEZIA «Non ho mai detto che come Fratelli d'Italia usciremo dalla maggioranza di Luca Zaia. E nessuno ci ha detto che saremo cacciati. E non è neanche vero che siamo insensibili al dramma delle popolazioni venete colpite dall'eccezionale ondata di maltempo, tant'è vero che devolveremo, io per primo, una mensilità del nostro stipendio alla Regione perché aiuti chi ha bisogno». Sergio Berlato, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale del Veneto, sembra aver dimenticato i toni duri e minacciosi usati contro la Lega e il presidente della Regione Luca Zaia a causa del decreto di sospensione della caccia e della pesca sportiva da lunedì 29 ottobre a domenica 4 novembre per il maltempo.
L'ACCUSA
L'unica lamentela che Berlato reitera è quella della mancata informazione: «Il governatore doveva dirmelo. La sospensione della caccia per una settimana è un caso unico nella storia del Veneto e d'Italia». Ma c'erano problemi di sicurezza, mezzo Veneto era ed è tuttora in ginocchio. «C'è una legge nazionale, la 157 del 1992, che già dispone il divieto di cacciare negli stagni, nelle paludi e negli specchi d'acqua artificiali in tutto o nella maggior parte coperti da ghiaccio e su terreni allagati da piene di fiume. Non c'era bisogno del decreto di Zaia e, comunque, avrebbe dovuto informarmi in quanto componente della maggioranza che governa la Regione Veneto oltre che come rappresentante del mondo venatorio».
Fatto sta che, anche sul profilo Facebook dello stesso Berlato, non sono mancate critiche per le accuse rivolte al governatore. Più di qualcuno ha rilevato una mancanza di sensibilità nei confronti di chi è stato colpito dal maltempo, anche perché ci sono stati tre morti. E qui Berlato puntualizza: «Tutta la nostra solidarietà e il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime, ma va detto che la responsabilità è nella mancata manutenzione del territorio. Noi avevamo messo a disposizione ancora i lunedì i nostri volontari dell'associazione Acv, ma nessuno ci ha risposto. Il punto è: perché vietare l'attività ai cacciatori e ai pescatori e non ai cercatori di funghi? Se c'è pericolo, il pericolo è per tutti. In ogni caso ho chiesto ai consiglieri regionali, ma anche ai parlamentari, di aiutare concretamente la popolazione colpita dal maltempo devolvendo una mensilità dell'indennità. Io per primo lo farò. Ha aderito anche la nostra deputata Maria Cristina Caretta. Daremo i soldi alla Regione Veneto perché li impieghi a favore dei danneggiati».
L'AUSPICIO
Ma con Zaia avevate parlato del decreto di sospensione della caccia? «Gli ho parlato domenica scorsa, lui mi ha detto che va bene così. Io resto dell'idea che quel decreto sia immotivato: i nove decimi del territorio regionale non sono colpiti dal maltempo».
Però la Lega ha detto: Berlato ha stufato, fuori dalla maggioranza. «È un chiacchiericcio interno alla Lega, nessuno ci ha detto che siamo fuori dalla maggioranza, io sono e resto in maggioranza. Cosa mi aspetto? Se c'è un po' di intelligenza, che il decreto sulla sospensione della caccia venga revocato per sabato e domenica».
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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