Popolari Bari e Sondrio: niente spa

Giovedì 21 Giugno 2018
LA RIFORMA
VENEZIA (m.cr.) Due grandi Popolari come Bari e Sondrio potrebbero rimanere coop col vecchio sistema del voto per testa. Per i soci di Popolare Vicenza e Veneto Banca, costrette a trasformarsi in spa a fine 2015 e nel marzo 2016 e poi finite in liquidazione, la beffa oltre al danno delle azioni azzerate.
Il governo «sta studiando una possibile moratoria immediata per le due banche popolari (Popolare di Sondrio e Popolare di Bari ndr) che devono ancora riconvertirsi, per le altre non c'è molto da fare se non provvedimenti di ampio respiro», afferma Corrado Sforza Fogliani, presidente dell'Associazione nazionale fra le banche popolari entrando al comitato esecutivo Abi. Tuttavia, aggiunge, «è difficile che si riesca a fare qualcosa prima della pronuncia del Consiglio di stato sulla normativa secondaria da Banca d'Italia per convertirsi in spa. L'udienza sospensiva è fissata forse per l'8 luglio e quella di merito il 18 ottobre, poi ci vorrà un mese per pronunciarsi». Le due banche attendono la pronuncia del Consiglio di Stato per riprendere l'iter di trasformazione obbligatoria in spa (prima per decreto urgente del governo Renzi di inizio 2015, poi trasformato in legge a marzo) a meno che non intervengano novità di legge da parte del Governo Conte. «Sono due anni che aspettiamo, aspetteremo un altro mese e quando avremo notizie ci regoleremo di conseguenza», il commento di Marco Jacobini, presidente e Ad di Bari.
RISARCIMENTI
Resta invece la rabbia dei 200mila azionisti delle Popolari venete. Il coordinamento don Torta chiede un risarcimento a favore di tutti i risparmiatori che sia chiaro, di semplice applicazione senza necessità di arbitrati o altri giudizi di accertamento del diritto ad averlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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