I socialisti agli alleati del centrosinistra: «Tutti uniti alle elezioni»

Lunedì 27 Gennaio 2020
L'APPELLO
VENEZIA Il Partito Socialista lancia un «appello alla ragionevolezza» agli alleati del centrosinistra del Veneto perché tutti assieme facciano uno sforzo e si presentino uniti alle elezioni regionali. A chiederlo è il segretario regionale del Psi Luca Fantò.
«Edgar Allan Poe, uno dei più grandi scrittori di orrore di sempre, ci ha spiegato come non vi sia passione peggiore che quella dell'uomo che sull'orlo del precipizio, temendo di cadervi dentro, vi si precipita. L'impressione - dice Fantò - è che questa terribile passione abbia colto l'intero centrosinistra del Veneto che, di fronte alla possibilità di una disfatta elettorale clamorosa e senza precedenti, medita di presentarsi con ben tre differenti candidati alla presidenza della Regione». E cioè Arturo Lorenzoni per i civici, il Pd per conto proprio, idem la lista che riunirà Italia Viva, Azione, Psi, +Europa. «Così, come noi socialisti sosteniamo da tempo, di fronte all'opportunità di dare un segnale storico all'Italia intera dimostrando che è possibile, nonostante i pronostici, capovolgere una situazione che vede il centrodestra vincente, tutte le forze del centrosinistra piuttosto che lanciare un guanto di sfida coraggioso alla destra leghista, sembrano voler scegliere il basso profilo e battersi per ottenere un manipolo di consiglieri regionali», dice Fantò. Che lancia un «appello alla ragionevolezza all'intero centrosinistra veneto, da Rifondazione comunista a Italia Viva, passando per la coalizione che sostiene Lorenzoni, per gli amici repubblicani, per Calenda. Si convochino tutte le forze politiche riformiste e tutte convergano insieme con la consapevolezza che il Veneto può realmente farsi paradigma politico del riformismo italiano».
FUORI IL M5S
Il segretario dei socialisti, che pure parteciperà alla formazione di una lista unica con renziani, calendiani e boniniani, dice che presentarsi con più candidati governatori sarebbe «un suicidio». E il M5s? «Se i pentastellati sono un elemento di rottura, meglio tenerli fuori». Ma tutto il centrosinistra - ribadisce - deve correre unito: «Il Veneto può essere il luogo d'inizio di una riscossa della ragionevolezza, del ritorno alla politica del buonsenso. Noi socialisti non abbiamo, per ora e purtroppo, la forza politica per farlo da soli ma abbiamo l'esperienza per suggerirlo». E il candidato governatore chi potrebbe essere? «Noi ce l'avremmo, ma gli altri non lo accetterebbero». (al.va.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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