«Colpa di Toninelli se Venezia finirà nella black list dell'Unesco»

Martedì 2 Luglio 2019
«Colpa di Toninelli se Venezia finirà nella black list dell'Unesco»
IL CASO
VENEZIA Ora il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si appella persino all'Unesco perché intervenga contro il ministro Danilo Toninelli. «Se Venezia entrerà nella black list dei siti Patrimonio dell'umanità, cosa che spero non accada, sarà solo colpa del ministro Toninelli che sulle grandi navi ha tenuto comportamenti miserrimi. L'Unesco gli faccia una mozione speciale. Farebbe un favore a Venezia e anche al Governo». Una provocazione che alza il tono dello scontro, se ancora ce ne fosse bisogno, tra il primo cittadino veneziano e il ministro pentastellato.
SITO A RISCHIO
L'occasione, stavolta, è la riunione annuale del Comitato Patrimonio umanità dell'Unesco in corso a Baku. Tra domani e dopodomani è in programma la sessione in cui sarà discusso l'inserimento di Venezia e della sua laguna tra i siti a rischio per l'eccesso di turismo, lo spopolamento, soprattutto l'ingresso delle grandi navi.
LA BOZZA
In realtà l'Unesco ha già predisposto una bozza in cui concede un'ulteriore proroga a Venezia, valutando positivamente quando fatto finora, compresa l'ipotesi di spostare le mega-navi a Marghera e di utilizzare il canale Vittorio Emanuele. Ipotesi cassata da Toninelli, ma che continua ad essere sostenuta da Comune e Regione. Ora la prassi di queste mega riunioni è che si approvi la bozza, quella gradita al Comune.
Ma in questi giorni si sono mobilitati i critici. Un corposo contro-dossier è stato inviato da Italia Nostra, da sempre per l'estromissione delle grandi navi dalla laguna. Mentre domani, a Baku, parlerà anche Europa Nostra, pure molto critica sulla situazione del sito.
IL CONTRO-DOCUMENTO
Ed ecco la contromossa del Comune che ieri ha inviato un ulteriore documento al Comitato riunito in Arzebaigian, chiedendo la conferma della bozza e chiamando in causa pesantemente Toninelli per le sue «iniziative improvvide ed improvvisate», non concordate con Regione e Comune. «A Venezia ha visto solo i comitati, cioè la sua base elettorale, snobbando le istituzioni. Ha oltraggiato la città», ha aggiunto Brugnaro che ha avuto parole dure anche verso le associazioni: «Strumentalizzano i problemi per viverci sopra. Sono per bloccare tutto, ma così non c'è futuro».
AZIONI E RINVII
Il documento del Comune riassume anche le azioni fatte contro il degrado turistico: dall'aumento della polizia locale, alle norme per limitare gli alberghi, al blocco dei take away, fino all'introduzione del contributo d'accesso «per gestire i flussi». Novità quest'ultima, però, destinata a slittare ancora: da settembre a gennaio 2020, come annunciato ieri dallo stesso sindaco. Farla riscuotere da treni e parcheggi si è rilevato troppo complesso. Il Comune lo farà direttamente, ma ha bisogno di tempo per organizzarsi.
Roberta Brunetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci