La crisi/1
La superbia
di Salvini
Salvini ha finora dimostrato molta inutile

venerdì 23 agosto 2019
La crisi/1
La superbia
di Salvini
Salvini ha finora dimostrato molta inutile superbia, ridicola tracotanza, oltre che poca dignità, nel dirsi offeso, ad ogni critica che gli era rivolta. Non ne aveva alcuna ragione. Tali critiche, infatti, erano legittime, basate su dati di fatto e di diritto. Ha dimostrato di non volere assumersi le proprie responsabilità o di non esserne capace. Dal canto suo, ha sempre cercato la provocazione. Oltre a ciò, nel subirsi i meritati rimbrotti di Conte, lui dice che Per gli insulti, basta Saviano. Ma no, che dice, Salvini? È bastato semplicemente lui.
Antonio Sinigaglia
Selvazzano (Pd)
La crisi/2
La politica
dell'Io
Mi sembra che manchi un leader che sappia mettersi al servizio del Paese. La coerenza non è un valore nella politica, sarebbe utile affrontare le emergenze dell'Italia, invece questa politica e dell'Io e non del noi.
Gino Spolaore
Zero Branco (Tv)
La crisi/3
Ora uomini che non pensino di pancia
È d'attualità, oserei dire di moda, il popolo; di popolo si parla da ogni parte, da ogni partito. Non è un fatto nuovo, il popolo lo si invoca ogni volta che non se ne può più e bisogna cambiare le cose, basta pensare alla Rivoluzione Francese (del 1789) e a quella Russa (del 1917). Perché il popolo sa e grida quello che non va e quello che vuole: vox populi vox dei. Ma ciò non toglie che il popolo sia (per definizione) rozzo e ignorante, parla di pancia, applaude e condanna in breve tempo chi si arroga di rappresentarlo e accontentarlo; basta pensare a Masaniello e allo stesso Mussolini, ora sull'altare e poi nella polvere. Perché il popolo dice cose sacrosante esprimendo quello che gli manca, quello che lo fa soffrire, quello che spera; ma il popolo non sa come fare per ottenere quel che reclama, non conosce le problematiche, le logiche, le misure per arrivare alla meta, per conseguire gli scopi, per migliorare. Qui serve la politica, ci vogliono gli esperti: non solo uomini che hanno competenze (i tecnici) ma uomini di sapienza e umanità, che sappiano trovare la via, indicare il cammino, forgiare gli strumenti per risolvere e creare; uomini che abbiano idee, che sappiano pensare non di pancia, ma con la mente e col cuore!
Flora Dura
Treviso
La crisi /4
Non si governa
contro qualcuno
Non mi pare che un governo di coalizione cosiddetto europeista sia ciò di cui ha bisogno l'Italia. Ricordo l'esperienza fallimentare del governo Prodi degli anni novanta, fatto cadere dalla minuscola componente di Mastella, quella che si chiamava L'Unione e che univa forze incompatibili tra loro. Ora viene proposta una specie di Santa Alleanza delle forze perdenti (PD sconfitto alle politiche, M5S sconfitto alle europee, partiti irrilevanti come +Europa e Leu ) contro quelle che, stando ai risultati delle ultime elezioni e ai sondaggi, sono le vincenti Lega e Fratelli d'Italia. A parte che questa proposta va contro la volontà della maggioranza degli elettori, quindi è poco democratica e che non può nascondere la paura dei parlamentari a rischio di perdere il loro scranno, mi piace sottolineare che si governa per realizzare un programma politico coerente e condiviso e non contro qualcuno.
Mauro Cicero
Mogliano Veneto (Tv)
La crisi/5
Le urne
come il Var
Trovo assolutamente precisa, competente ed efficace la Sua risposta a un lettore in materia migratoria in democrazia sono gli elettori che decidono la politica migratoria, non le Ong. Tale concetto lo ritengo valido in presenza dell'attuale crisi politica. Molti avvoltoi pronti a sparare contro Matteo Salvini il quale democraticamente chiede si vada a votare, mentre tutti pensano a governicchi o macchinazioni similari per il bene del paese e dei cittadini e si rimettono nelle mani del Capo dello Stato quale arbitro della situazione, ma è palesemente evidente che quel bene si chiama poltrona. Questi signori si chiedono quale è il bene vogliono i Cittadini Italiani? Il Presidente della Repubblica avrà con certezza l'idea di quali siano le intenzioni del popolo per cui dovrebbe fare come l'arbitro di calcio che in caso dubbio ricorre al Var. Le urne sarebbero il Var che metterebbe tutto a posto.
Celeste Balcon
Belluno
La rettifica
La presunzione
di non colpevolezza
Con riferimento all'articolo dal titolo Furto di computer in Consiglio scoperti il ladro e il ricettatore, a firma Angela Pederiva, apparso in prima pagina e a pagina 17 dell'edizione nazionale de Il Gazzettino del 22 agosto 2019, con la presente siamo a chiederne la rettifica ai sensi dell'art 8 della L. n. 47/1948. In qualità di difensori degli imputati, invero, riteniamo che l'articolo in questione concreti una palese violazione dell'articolo 27, comm 1, Cost. e dell'articolo 6 par. 2 CEDU inerenti la presunzione di non colpevolezza sino alla definitiva pronuncia dell'autorità giudiziaria.
In particolare l'utilizzo dei termini ladro e ricettatore nel titolo rappresenta un'indebita anticipazione del giudizio al quale dovranno essere sottoposti i nostri Assistiti e, conseguentemente, una lesione del loro diritto ad un equo processo alla luce dei richiamati parametri costituzionali e convenzionali che non possono essere sacrificati per esigenze di impaginazione o di audience.
Avv.ti Federico Cappelletti
Eloisa Galluppi
Nel testo dell'articolo è ripetutamente precisato «presunti responsabili», «secondo gli inquirenti», «stando ai riscontri investigativi», «in caso di condanna». Dopodiché la sentenza spetterà al giudice.
Suicidio in stazione
I medici devono
curare anche l'anima
Leggo con molto dispiacere la tragica fine prematura di quel ragazzo suicida sotto il treno nella stazione di Mestre ospedale all' Angelo. Il ragazzo dopo accurati esami clinici aveva chiesto di essere dimesso e di tornare a casa con la mamma. Sono perplesso che i medici che lo hanno visitato e curato non abbiano capito che quel giovane aveva anche seri problemi all'anima. I medici studiano una decina di anni per curare il corpo e anche l'anima. Molti lo fanno con grande zelo. Sono triste anche per la mamma e anche per chi ha certamente fatto del suo meglio. Speriamo non succedano più tragedie del genere.
Giorgio Trinca
Mestre (Ve)
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