Subito le nomine e il dossier Iva. Ma è lite sulle Tlc

Sabato 2 Giugno 2018 di Diodato Pirone
Subito le nomine e il dossier Iva. Ma è lite sulle Tlc
Oltre 350 nomine in scadenza, lo scottante dossier sul possibile aumento dell’Iva per 12,5 miliardi dal 2019, i tagli alle spese per il sostentamento dei migranti. Ma anche nuovi tagli a ciò che reta delle auto blu e all’uso dei degli aerei di Stato. Questi i principali temi che affollano l’agenda del nuovo governo che però per i prossimi giorni sarà alle prese con la delicata partita dei sottosegretari e delle dell’assegnazione delle deleghe. Una delle più importanti, quella sui servizi segreti, dovrebbe restare nelle mani del premier Giusepe Conte, poi c’è quella sulle telecomunicazioni sulla quale fra i due partiti della coalizione è in corso un braccio di ferro.

Secondo lo “schema originario” alla base dell’accordo fra i partiti, l’intelligence sarebbe stata promessa ai 5Stelle con un sottosegretariato ad hoc che sarebbe dovuto andare a Vito Crimi. Ma lo scenario sarebbe cambiato in questi giorni.
In particolare, sarebbe in corso una trattativa serrata tra M5S e Lega su chi assegnare la delega sulle frequenze televisive, tema molto sensibile anche per il principale alleato della Lega, Silvio Berlusconi. In un primo momento, sembrava che la golden share sulle tlc fosse saldamente nelle mani della Lega con un viceministro di peso fedelissimo di Salvini, dopo che Di Maio aveva incassato la super poltrona di ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Eppure qualcosa non è andata bene: nelle ultime ore infatti, raccontano fonti parlamentari, la situazione si sarebbe ingarbugliata e la trattativa arenata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA