L'INTERVISTA
TREVISO I suoi scarponi continuano a vendere molto bene all'estero. Il Gruppo Tecnica, di Giavera del Montello, è uno dei leader nel settore delle calzature e degli attrezzi per lo sci, la montagna e le attività all'aria aperta (oltre al marchio omonimo, detiene quelli Nordica, Lowa, dei celebri MoonBoot, degli sci Blizzard, dei pattini Roller Blade). Con 1.400 addetti nel mondo, realizza il 92 per cento dei suoi ricavi fatturato previsto per l'esercizio in corso: 400 milioni complessivi oltre confine, in crescita dell'8-9 per cento. Ciò nonostante, il presidente Alberto Zanatta non nasconde la preoccupazione per la frenata dell'export dell'industria trevigiana e padovana.
Zanatta, avvertite il rallentamento?
«Per quanto ci riguarda il 2018 si sta confermando un anno molto positivo sul fronte delle esportazioni: cresciamo in misura significativa mese su mese rispetto all'anno precedente».
Rischiate, però, di essere un'eccezione.
«I numeri della rilevazione mi preoccupano molto, soprattutto se combinati con l'assenza di una visione strategica per l'economia e il supporto alle imprese mostrata da questo governo. Certo, la flessione non è forse direttamente imputabile all'attività governativa, ma il clima di incertezza non lascia per nulla tranquilli».
Cosa in particolare la preoccupa?
«Soprattutto la battaglia contro l'Unione europea. Ormai siamo parte di una comunità. E se ti danno una pagella negativa, non puoi solo dire che i professori non capiscono niente. Tanto più che certe prese di posizione non possiamo permettercele: il nostro paese ancora non cresce a ritmi elevati. Quindi attenzione e ancora attenzione».
Sul fronte internazionale si acuiscono le tensioni geopolitiche.
«Non è chiaro cosa succederà in tema di dazi. La guerra commerciale tra colossi come Stati Uniti, Cina, Europa, ad esempio, può avere pesanti effetti indiretti sulle materie prime e su altri componenti, ripercuotendosi su tutti».
L'export rimane l'ancora di salvezza per l'economia veneta?
«Assolutamente sì. E non parlo solo per il gruppo Tecnica, che fattura oltre il 90% all'estero: l'internazionalizzazione rimane un fattore fondamentale per tutto il nostro sistema imprenditoriale. La domanda interna è quella che è, dobbiamo trovare sfoghi all'estero».
Dal governo, come aziende, cosa vi aspettate per rilanciare le esportazioni?
«Basterebbe avere delle buone relazioni ad alto livello. Quando un'azienda tedesca va nel mondo per cercare nuovi mercati, con essa si muovono il governo e tutto il sistema paese. Noi siamo soli. Ora più di prima».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO I suoi scarponi continuano a vendere molto bene all'estero. Il Gruppo Tecnica, di Giavera del Montello, è uno dei leader nel settore delle calzature e degli attrezzi per lo sci, la montagna e le attività all'aria aperta (oltre al marchio omonimo, detiene quelli Nordica, Lowa, dei celebri MoonBoot, degli sci Blizzard, dei pattini Roller Blade). Con 1.400 addetti nel mondo, realizza il 92 per cento dei suoi ricavi fatturato previsto per l'esercizio in corso: 400 milioni complessivi oltre confine, in crescita dell'8-9 per cento. Ciò nonostante, il presidente Alberto Zanatta non nasconde la preoccupazione per la frenata dell'export dell'industria trevigiana e padovana.
Zanatta, avvertite il rallentamento?
«Per quanto ci riguarda il 2018 si sta confermando un anno molto positivo sul fronte delle esportazioni: cresciamo in misura significativa mese su mese rispetto all'anno precedente».
Rischiate, però, di essere un'eccezione.
«I numeri della rilevazione mi preoccupano molto, soprattutto se combinati con l'assenza di una visione strategica per l'economia e il supporto alle imprese mostrata da questo governo. Certo, la flessione non è forse direttamente imputabile all'attività governativa, ma il clima di incertezza non lascia per nulla tranquilli».
Cosa in particolare la preoccupa?
«Soprattutto la battaglia contro l'Unione europea. Ormai siamo parte di una comunità. E se ti danno una pagella negativa, non puoi solo dire che i professori non capiscono niente. Tanto più che certe prese di posizione non possiamo permettercele: il nostro paese ancora non cresce a ritmi elevati. Quindi attenzione e ancora attenzione».
Sul fronte internazionale si acuiscono le tensioni geopolitiche.
«Non è chiaro cosa succederà in tema di dazi. La guerra commerciale tra colossi come Stati Uniti, Cina, Europa, ad esempio, può avere pesanti effetti indiretti sulle materie prime e su altri componenti, ripercuotendosi su tutti».
L'export rimane l'ancora di salvezza per l'economia veneta?
«Assolutamente sì. E non parlo solo per il gruppo Tecnica, che fattura oltre il 90% all'estero: l'internazionalizzazione rimane un fattore fondamentale per tutto il nostro sistema imprenditoriale. La domanda interna è quella che è, dobbiamo trovare sfoghi all'estero».
Dal governo, come aziende, cosa vi aspettate per rilanciare le esportazioni?
«Basterebbe avere delle buone relazioni ad alto livello. Quando un'azienda tedesca va nel mondo per cercare nuovi mercati, con essa si muovono il governo e tutto il sistema paese. Noi siamo soli. Ora più di prima».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
