Banche, torna la cedola ma non per tutte

Sabato 24 Luglio 2021
IL CASO
MILANO La Bce dà seguito alle anticipazioni dei giorni scorsi del presidente del Consiglio di vigilanza Andrea Enria e rimuove (parzialmente) il dividend ban posto alle banche a marzo 2020, a causa della pandemia, allo scopo di non disperdere capitale da concentrare negli impieghi. Ieri il Supervisory board (Consiglio di Vigilanza) al termine di un dibattito interno al solito articolato, ha deciso che dall'1 ottobre gli istituti potranno tornare a remunerare i soci, ma con prudenza e in funzione del proprio stato di salute. «Apprezzo la decisione della Bce che risponde positivamente a quanto abbiamo auspicato» commenta il presidente Abi, Antonio Patuelli, «si torna così ad una opportuna valutazione distinta per solidità anche prospettiche delle singole banche (ad bancam)». Patuelli aggiunge: «Le banche dovranno essere lungimiranti e responsabili nel dialogo in proposito sia con la Vigilanza, sia con gli azionariati».
Francoforte quindi non estende oltre la fine di settembre la sua raccomandazione di limitare il pagamento dei dividendi. L'Autorità di supervisione valuterà ad bancam le posizioni patrimoniali e i piani di distribuzione degli utili come parte del processo di supervisione.
A seguito dello stop della primavera dello scorso anno i dividendi del 2019 (pagabili nel 2020) ma non versati ai destinatari, dalle principali banche quotate italiane sono pari a 5.7 miliardi. In particolare, ai 5.7 miliardi del 2019 vanno aggiunti altri 2.5 miliardi tra Ca' de Sass (includendo l'interim su dividendo 2021) più il buyback di UniCredit per 652 milioni.
CRESCE L'AFFIDABILITÀ
La vigilanza Bce aveva introdotto la raccomandazione nel 2020 per rafforzare la tenuta delle banche a fronte dell'impatto della pandemia. «Le ultime proiezioni macroeconomiche confermano la ripresa economica e indicano una minore incertezza, che sta migliorando l'affidabilità delle traiettorie di capitale delle banche - recita il comunicato Bce - I supervisori hanno esaminato le pratiche di rischio di credito delle banche durante la pandemia. Di conseguenza, è opportuno ripristinare la precedente prassi prudenziale di discutere con ciascuna banca le traiettorie patrimoniali e i piani di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie nel contesto del normale ciclo di vigilanza. Tuttavia, le banche dovrebbero rimanere prudenti nel decidere i dividendi e il riacquisto di azioni proprie, valutando attentamente la sostenibilità del loro modello di business».
Rosario Dimito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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