Ascopiave: A2a cede anche l'ultimo 2,1%

Sabato 4 Luglio 2020
MULTIUTILITY
VENEZIA (m.cr.) A2a esce da Ascopiave sfruttando la finestra aperta dal diritto di recesso. La multiutility lombarda avrebbe esercitato la possibiliità di vendere il suo residuo pacchetto di azioni di Ascopiave, circa 2,1% incassando una cifra vicina ai 20 milioni. Si chiude così la partita aperta proprio da A2a ancora a fine gennaio scorso, quando, dopo aver stretto un patto con Agsm-Aim (oggi saltato), con un blitz in Borsa acquisì il 4,16% di Ascopiave, una mossa di disturbo verso l'alleanza che i trevigiani avevano appena stipulato con l'altro grande colosso dei servizi locali, la bolognese Hera, fresca d'acquisto del 2,5% di Ascopiave. La reazione di Ascopiave fu veloce: a metà febbraio rilevò il 3,67% di Acsm Agam, multiutility lombarda alleata proprio di A2a.
A metà giugno scorso un nuovo passaggio con Hera che compra per 18,3 milioni proprio da A2a il 2% di Ascopiave portandosi al 4,9%. Ieri l'uscita di scena con la comunicazione ufficiale dei risultati del diritto di recesso per 5.334.329 azioni ordinarie, cioè il 2,276% del capitale sociale di Ascopiave, per un controvalore complessivo di 20,83 milioni. Circa il 2,1% sarebbe proprio stato di A2, il resto sarebbe di piccoli azionisti.
Il diritto di recesso è collegato alle decisioni dell'assemblea di Ascopiave del 29 maggio scorso, che ha portato alla modifica dello statuto sociale di Ascopiave, avente ad oggetto un limite all'esercizio del diritto di voto per gli azionisti che si qualifichino come operatori del settore del gas naturale, dell'energia elettrica, del servizio idrico. L'efficacia della delibera era soggetta alla condizione che il numero di azioni che avrebbero dovuto essere acquistate da Ascopiave fosse inferiore al 5% del capitale sociale. Come è accaduto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci