Alitalia, ora rispunta Lufthansa E Benetton: è quello che serve

Giovedì 10 Ottobre 2019
Alitalia, ora rispunta Lufthansa E Benetton: è quello che serve
SALVATAGGI
ROMA Luciano Benetton spariglia le carte su Alitalia suscitando sorpresa e anche qualche irritazione in Ferrovie, Delta e governo. «L'obiettivo deve essere veramente dare un futuro ad Alitalia, non un rinvio o una soluzione transitoria», ha detto all'Ansa il capostipite della famiglia di Ponzano Veneto, attiva sul dossier tramite Atlantia. «In linea di principio - ha aggiunto - ho visto ciò che ha fatto Lufthansa nell'acquisizione d'altri vettori: Lufthansa ha molta esperienza e anche il progetto Alitalia dovrebbe passare attraverso chi ha esperienza tecnica e di gestione».
COLLOQUI AL MINISTERO
La sortita che sarebbe condivisa dai vertici di Edizione, critici verso Delta per il basso investimento equivalente a uno scarso interesse, è sospetta perchè avvenuta il giorno dopo una lettera inviata da Lufthansa a Fs e al Mise, nella quale si propone come alternativa a Delta, ma solo come partner commerciale senza mettere un euro in equity. Pertanto prendere in considerazione la proposta tedesca comporterebbe trovare i 100 milioni promessi da Delta e i 400 milioni circa della penale da pagare per la rottura dell'alleanza transatlantica.
È evidente che l'uscita di Benetton, cui ha fatto seguito, alcune ore dopo, un'ammorbidimento dei toni («non decido io»), ha rallentato la ripresa del negoziato, dopo i segnali positivi del giorno prima con l'incontro fra Gianfranco Battisti, Giancarlo Guenzi e Stefano Patuanelli. Battisti sembra si sia recato al Mise per un confronto sulla situazione che paralizza il negoziato a pochi giorni dalla scadenza del 15 ottobre in cui, due giorni fa, i top manager avevano assicurato al Mise di far pervenire un impegno vincolante a costituire il consorzio, rinviando di tre settimane circa la definizione del prezzo e del piano industriale. Tutto rischia di saltare, senza ci sia una vera alternativa praticabile. Ecco infatti il piano tedesco.
«Noi vi offriamo una forte partnership commerciale di integrazione di Az in Lufthansa», scrivono in un paio di pagine Carsten Spohr, chairman-ceo del vettore tedesco e il chief commercial officer Henry Harry Hahmeister. «Questa partnership creerà gli elementi con i quali saranno beneficiari tutti gli stakeholders inclusi nella Newco».
I PUNTI FOCALI
La missiva contiene alcuni bullet point relativi alle operazioni commerciali sul tavolo: Lufthansa farebbe entrare Az nel network di Star Alliance; provvederebbe ad aprire le porte al programma Miles & More (MilleMiglia di Lufthansa), farebbe partecipare Az con Lufthansa alla joint venture nel Nord Atlantico e in Asia e integrerebbe il sistema commerciale di Az nelle infrastrutture commerciali di Lufthansa. La lettera di conclude con legal notice and approvals (note legali) in cui i due top manager della compagnia tedesca spiegano che questa proposta di partnership è stato discussa nell'executive board del gruppo di Francoforte. Il closing e la possibile transazione è soggetta all'approvazione dell'Antitrust e la proposta non è legalmente binding e non costituisce nessun obbligo di perfezionare l'agreement. A questo punto le prossime ore sono cruciali. Battisti e Guenzi ieri sera si sarebbero sentiti, non senza imbarazzo da parte del top manager di Atlantia che sembra abbia assicurato la controparte che al più presto si potranno riprendere la trattative. E bisognerà correre.
Intanto nessun disagio ieri per i viaggiatori Alitalia, in considerazione di una adesione agli scioperi da parte del personale di volo inferiore al 5%.
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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